Pechino, 8 giu.- Alitalia ritorna in Cina dopo anni di assenza: la compagnia di bandiera italiana ha presentato oggi all'Ambasciata d'Italia a Pechino il nuovo volo diretto Roma-Pechino, inaugurato il primo giugno scorso.
L'avvio della nuova tratta, ha spiegato il Direttore vendite Alitalia Marco Sansavini, era previsto per il 2012, ma si è deciso di anticipare alla luce del miglioramento delle performance della società e dell'enorme importanza che rivestono i collegamenti verso la Cina. I dati ufficiali mostrano che nel 2010 i flussi di traffico Cina-Italia sono cresciuti tra il 15% e il 16% rispetto all'anno precedente per un totale di circa 600 mila unità, ma finora il viaggiatore che voleva spostarsi tra il Belpaese e l'Impero di Mezzo era costretto a fare scalo in Francia, Germania, Olanda o Regno Unito, quando non addirittura a Mosca o Dubai.
Come sarà il volo Roma-Pechino? "Intendiamo regalare ai viaggiatori un'esperienza d'italianità" ha dichiarato Sansavini. I collegamenti saranno effettuati con nuovi Airbus A330, che offriranno ai passeggeri tre diverse classi di viaggio. L'equivalente della business, "Magnifica", regala ad esempio trousse da viaggio firmate Bulgari, coperte siglate Frette e menù regionali, oltre a sedili completamente reclinabili. La classe intermedia si pone come una valida alternativa all'economy, e presenta numerosi confort con una spesa superiore. L'economica, infine, è comunque quella di un A330, tra gli Airbus più comodi.
Si inizierà con quattro voli a settimana, che diventeranno 5 a partire da ottobre, ed entro la fine dell'anno un equipaggio cinese affiancherà quello italiano. Non è prevista per ora - a differenza di altre compagnie europee che volano verso la Cina - la scelta tra pasti cinesi e pasti europei, che in diverse occasioni sembra mettere più a loro agio i viaggiatori dell'ex Celeste Impero.
"La nuova Alitalia conta di raggiungere il break even entro il prossimo anno" ha spiegato ancora Sansavini presentando la compagnia alla stampa cinese. In Cina, la compagnia italiana, che fa parte di Sky Team, può vantare la partnership e la possibilità di codesharing con China Southern e Shanghai Airlines, cui presto si aggiungerà anche China Eastern.
La lotta per ottenere gli slot sui principali aeroporti cinesi è ormai agguerritissima: Alitalia e l'Ambasciata d'Italia sono riuscite a spuntare un orario conveniente (atterraggio a Pechino alle otto del mattino, ripartenza per Roma alle dieci), dopo che il permesso precedentemente accordato assegnava agli italiani una partenza particolarmente gravosa, nel cuore della notte.
"Puntiamo ad ottenere un 50% di passeggeri cinesi" ha dichiarato ancora Sansavini; una politica leggermente diversa da quelle di altre compagnie, come ad esempio Lufthansa, i cui clienti- secondo alcuni dati recenti - sono costituiti al 70% da cinesi, elemento che ha spinto la società tedesca a iniziative come quelle del doppio menù.
Ma il flusso di cinesi diretti verso il Belpaese, siano turisti, studenti o in viaggio per affari, sembra comunque destinato ad aumentare: "L'anno scorso abbiamo concesso 120 mila visti a cittadini cinesi - ha concluso l'Ambasciatore italiano Attilio Massimo Iannucci -, ma quest'anno, anche grazie ai notevoli sforzi del personale consolare, puntiamo a sfiorare o addirittura a superare i 200mila".
di Antonio Talia
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