Pechino, 7 apr.- Il governatore della provincia del Liaoning Zhang Wenyue ha annunciato oggi l'approvazione del piano per la creazione di una zona economica sperimentale da parte del Consiglio di Stato: si tratta di una notevole accelerazione per una delle province costiere che era stata meno beneficiata dal tumultuoso sviluppo economico del Dragone. Il "Dongbei", il nordest cinese, è stato considerato per decenni la "rust belt" della nazione: ai tempi delle prime aperture all'economia di mercato, mentre zone marittime come il delta del fiume Yangtze assistevano a una crescita senza precedenti, questa "fucina del paese" scivolava sempre più indietro, con la bancarotta di numerose imprese di stato che lasciarono disoccupati due milioni di operai. Al centro del piano di riforma della nuova zona economica c'è la "nuova industrializzazione", con una particolare attenzione all'information technology. La Zona Economica Sperimentale di Shenyang va così ad aggiungersi alle altre sette disseminate nel resto del paese (Shanghai Pudong, Tianjin Binhai, le città di Shenzhen, Wuhan, Chengdu, Changsha, Zhuzhou, Xiangtan e Chongqing): occuperà una superficie di 75mila chilometri quadrati con 23.59 milioni di abitanti, dei quali il 65% risiede nelle aree urbane, e abbraccerà i porti di Dalian, Jinzhou, Yingkou, Huludao e Dandong, ai confini con la Corea del Nord, ospitando anche cantieri navali, raffinerie petrolifere, manifatturiero avanzato, hi-tech e trattamenti per il settore agricolo. Si tratta del coronamento di un processo che ha avuto inizio già da qualche anno: nel 2003 il governo centrale aveva varato un piano per rinvigorire l'area attraverso lo svecchiamento delle imprese di stato, passate nel giro di tre anni da 9mila a meno di 1400. Dalian, la capitale, coi suoi investimenti in hi-tech e information technology , un ottimo patent pool di laureati in ingegneria e informatica e lo stabilimento di microchip da 2,5 miliardi di dollari lanciato dalla Intel nel 2008, rappresenta la punta di diamante del rinascimento della provincia. "Il governo centrale sta guardando con estrema attenzione alle regioni costiere meno sviluppate come il Liaoning e il Guangxi - ha dichiarato Lin Muxi, professore di Economia presso l'Università del Liaoning - e la nuova Zona Economica Speciale può diventare il motore per il definitivo svecchiamento della base industriale del nordest della Cina".