A Pechino rischio immobiliare
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A Pechino rischio immobiliare

A Pechino rischio immobiliare

Cina. Il mercato si sta rapidamente surriscaldando: nei primi nove mesi vendite salite del 73%
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Gianluca Di Donfrancesco
La temono in molti e sta arrivando. La valanga di liquidità immessa nel sistema economico cinese dal governo, dalle banche e dagli investitori esteri rischia di gonfiare una bolla speculativa che comincia a farsi intravedere nei numeri del settore immobiliare.
A settembre i prezzi delle abitazioni sono cresciuti al passo più sostenuto in dodici mesi, con un incremento del 2,8%, in accelerazione dal +1,5% di agosto. Contemporaneamente, gli investimenti diretti esteri (già ripartiti ad agosto, dopo mesi di flessione) hanno accelerato, con un balzo del 18,9% su base annua, attratti dai segnali di ripresa della terza economia mondiale. Un trend destinato a consolidarsi nei prossimi mesi. Mercoledì, i dati su export e import (rispettivamente +6,3% e +8,3% su base mensile) hanno sorpreso per la loro forza e ieri il ministro del Commercio ha affermato che entro la fine dell'anno le esportazioni potrebbero tornare a crescere anche su base annua. Anche le riserve valutarie continuano a gonfiarsi senza sosta, avendo raggiunto quota 2.273 miliardi di dollari.
E se ormai sembra sempre più probabile che il pil torni presto a crescere a ritmi prossimi o superiori al 9% (dopo il 7,9% del secondo trimestre e il 6,1% dei primi tre mesi dell'anno), archiviando il pericolo di un'espansione troppo lenta per l'economia cinese, a questo punto, per Pechino il rischio diventa proprio quello di covare bolle speculative, "cattivi" crediti e inflazione.
Nei primi nove mesi dell'anno, le banche hanno messo in circolazione 8.670 miliardi di yuan (1.270 miliardi di dollari), che se da un lato hanno dato fiato al sistema produttivo, dall'altro sono finiti sui listini azionari e sul mercato immobiliare, gonfiandone le quotazioni.
Dall'inizio dell'anno, la Borsa di Shanghai ha guadagnato il 64% e tra gennaio e settembre, gli investimenti nel settore immobiliare sono cresciuti del 17,7% su base annua, in accelerazione dal 14,7 per cento. Il settore assorbe ormai il 20% degli investimenti interni del paese. Nello stesso periodo, le vendite di case sono aumentate del 73,4%, un balzo che ha portato i prezzi a salire con punte dell'11% su base annua nel solo mese di settembre (come nel caso di Shenzhen).
A Hong Kong, la settimana scorsa, un appartamento dotato di cinque camere da letto è stato venduto dalla Henderson Land Development alla cifra record di 56,6 milioni di dollari. Il compratore è un investitore cinese. La notizia del contratto è arrivata poche ore dopo l'allarme lanciato dal capo del governo di Hong Kong, Donald Tsang, che ieri ha messo in guardia sul rischio di una bolla immobiliare nel suo discorso annuale al parlamento.
Hong Kong è tecnicamente uscita dalla recessione nel secondo trimestre, con una crescita del 3,3 per cento. Il mercato immobiliare ha messo a segno un forte rimbalzo, con i prezzi nelle aree di lusso in aumento del 30% dall'inizio dell'anno. E la Borsa segue la scia di Shanghai: l'indice Han Seng ha guadagnato il 50% da gennaio e il 95% dai minimi di marzo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

16/10/2009
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