### Rating: Dagong terapia per oligopolio agenzie Usa-TACCUINO DA SHANGHAI
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### Rating: Dagong terapia per oligopolio agenzie Usa-TACCUINO DA SHANGHAI

### Rating: Dagong terapia per oligopolio agenzie Usa-TACCUINO DA SHANGHAI

di lettura

di Alberto Forchielli* e Lorenzo Peracchione**

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 11 ago - Il principale
problema delle agenzie di rating, le Big Three S&P's,
Moody's e Fitch, e' proprio che sono solo tre. Le istituzioni
di tutto il mondo sembrano aver dimenticato che il mercato
del rating, per quanto di natura particolare, e' comunque un
mercato. E, come insegna la teoria economica, quando in un
mercato i produttori sono pochi, nasce un oligopolio con
danni per i consumatori e l'intera economia. In piu' nel
mercato del rating odierno c'e' una fondamentale, drammatica
complicazione: i giudizi sul debito sovrano delle Nazioni
hanno cruciali implicazioni di natura politica, oltre che
economica. In un panorama in cui il privilegio di fare
profezie e' diritto esclusivo di tre entita' titaniche, il
potenziale per conflitti di interesse e' enorme e
l'attendibilita' delle valutazioni emesse e' discutibile per
definizione. Governi e organi politici internazionali devono
ricordare che un mercato e' pur sempre un mercato. Per coloro
che auspicano la continuazione del sistema attuale, questo
significa che, per funzionare correttamente, un mercato deve
essere competitivo. Perpetuare l'attuale dipendenza sulle
Big Three non e' ne' auspicabile, ne' sostenibile. Il regno
delle agenzie di rating deve essere caratterizzato da un
ventaglio piu' ampio di opinioni e prospettive, lo spettro
della supremazia delle influenze politiche su un'analisi
economica imparziale deve essere esorcizzato. Per questo
l'ingresso di nuovi attori nei mercati del rating
occidentali deve essere incoraggiato attivamente. In giugno,
tra le discussioni sull'aumento del debito Usa, mentre
Moody's ha reiterato il giudizio "Tripla A", l'agenzia di
rating Cinese Dagong ha deciso di declassare i Buoni del
Tesoro americani da "A+" ad "A". Un concorrente cinese
pressoche' sconosciuto sulla scena internazionale ha espresso
chiaramente le motivazioni alle spalle della sua ardita
mossa. Puo' in qualche modo la decisione di Dagong aver
spinto Standard & Poor's a compiere il grande salto di
abbassare il merito Usa all'inizio di agosto? E' sicuro che
nuove voci come quella di Dagong, per quanto il suo verdetto
si sia rivelato doloroso negli eventi sui mercati dei giorni
scorsi, devono essere accolte da Unione Europea e Stati
Uniti come la terapia ottimale per i mali del mondo del
rating. Un numero maggiore di agenzie, animate da una piu'
intensa competizione, e', quasi paradossalmente, l'unica arma
con cui poter vincere la battaglia per rating veramente
indipendenti e credibili.

* Managing Partner, Mandarin Capital Partners, Shanghai
** Analyst, Mandarin Capital Partners, Shanghai


(RADIOCOR) 11-08-11 10:49:43 (0107)news,ASIA,FE,CINA 5 NNNN

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