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di Lelio Gavazza e Beatrice Spagnoli *
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 11 ago - La beneficenza
piace ai ricchi cinesi. In Cina fare opere di bene e'
'trendy', non solo da parte di aziende rinomate, ma anche
tra gli strati piu' benestanti della popolazione. Il paese a
maggior crescita mondiale vuole mostrare il volto migliore?
La verita' e' che, al di la' delle buone intenzioni, la
beneficenza rappresenta la miglior forma di notorieta' per i
marchi piu' famosi. Gli oggetti di lusso che vengono battuti
all'asta appartengono quasi sempre alle case europee piu'
popolari nel continente del dragone. Di grande rilevanza e'
stato l'evento di beneficenza organizzato dalla Ferrari,
dove gran parte dell'introito (1,2 milioni di euro) e' andato
alle giovani leve cinesi nel campo dell'ingegneristica delle
quattro ruote. Lo scorso anno il riflettore dei media ha
illuminato il seguitissimo "Charity Gala Dinner" Smile Angel
(Yanran), evento promosso in favore dei bambini colpiti
dalla sindrome di Roberts e quella di Songqinling. Il
robusto ricavato dei preziosi oggetti venduti all'asta
(prodotti di Bulgari, Cartier, Hermes, Zegna battuti a
svariati milioni di renminbi) e' andato a nuove cause
umanitarie. Insomma, la beneficenza elargita dalla ricca
e'lite cinese e' senz'altro un'azione filantropica, ma e'
legata al fascino dell'apparire. Alla fine del 2010 il
numero dei cinesi con un patrimonio di almeno 10 milioni di
yuan, ossia oltre 1 milione di euro (fonte: Hurun Report),
era stimato in circa 60.000 persone, con uno sbalorditivo
incremento del 9% rispetto al 2009. Se la beneficenza in
Cina continuera' nel prossimo futuro ad essere uno dei
principali argomenti di ostentazione del lusso tra le classi
piu' agiate, sara' un fenomeno destinato a crescere
rapidamente con il numero dei ricchi.
* Osservatorio Asia
(RADIOCOR) 11-08-11 16:00:11 (0261)news,ASIA,FE,CINA 5 NNNN
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