### Cina: investimenti in Africa a rischio, scoppia il caso Zambia - TACCUINO DA SHANGHAI
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### Cina: investimenti in Africa a rischio, scoppia il caso Zambia - TACCUINO DA SHANGHAI

### Cina: investimenti in Africa a rischio, scoppia il caso Zambia - TACCUINO DA SHANGHAI

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di Alberto Forchielli*

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 11 ott - Le recenti
elezioni in Zambia - un paese dell'Africa australe di soli
12 milioni di abitanti - hanno aggiunto sapidita' al
dibattito sulla presenza cinese in Africa. Il nuovo
Presidente e' Michael Sata, ex facchino delle Ferrovie,
politico di grande esperienza, 74enne vecchia guardia del
Patriotic Front. Due novita' importanti emergono dalla sua
vittoria. La prima e' la pacifica transizione al comando del
paese. Il presidente uscente ha consegnato lo scettro al
vincitore, senza cadere nella tentazione, sfortunatamente
diffusa in Africa, di invalidare le elezioni che l'avevano
visto perdere. Questa prova di maturita' democratica si
accoppia ad un'analisi singolare e inquietante: Sata ha
avuto un ampio mandato lanciando una campagna elettorale
dagli aspri toni anti-cinesi. E' stato eletto su un forte
risentimento popolare, che lui ha sapientemente esasperato e
raccolto. I suoi comizi contro gli "schiavi dello Zambia"
che lavorano per le aziende cinesi, l'insistenza che queste
ultime obbediscano senza eccezioni alle leggi del paese, che
le sue risorse debbano fare gli interessi di Lusaka e non di
Pechino, hanno evidentemente fatto leva su sentimenti
diffusi. Per la prima volta la Cina e' stata un argomento
elettorale, con conseguenze importanti. La presenza del
paese asiatico in Zambia e' fortissima. Risale al 1964, con
la costruzione della ferrovia fino ai porti della Tanzania,
ma soltanto con il nuovo millennio ha assunto i caratteri di
un intervento sistematico. Lo Zambia e' la terza destinazione
africana degli investimenti all'estero della Cina (9% del
totale) dopo i due giganti del continente (Sudafrica 25% e
Nigeria 11%). L'intervento si declina principalmente
nell'acquisto di rame (anche attraverso l'acquisizione delle
miniere) e le costruzioni civili. Gli acquisti dell' "oro
rosso", del quale la Cina e' largamente deficitaria, sono
compensati da quelli di prodotti Made in China. La presenza
cinese non si limita al solo approvvigionamento di materie
prime, ma comprende anche la gestione degli addetti. La Cina
e' l'unico paese nella storia che abbia mai esportato
contemporaneamente capitali, merci e manodopera. Questa
condizione rende il suo attivismo economico-politico ben
diverso dal cliche' del vecchio colonialismo. Tuttavia, il
Patriotic Front dello Zambia ha avuto una leva elettorale
nel presentare statistiche scoraggianti: nonostante la
ricchezza del paese, quasi il 60% della sua popolazione vive
al di sotto della soglia di poverta'. La presenza cinese puo'
apparire meno drastica e risoluta delle potenze europee, ma
non sembra aver contribuito alla crescita strutturale.
Acquistare materie prime non significa sviluppare
l'industria. Consente al paese di sopravvivere vendendo i
suoi gioielli, ma non crea tecnici e ingegneri, non aiuta a
impiantare fabbriche, non crea una borghesia nazionale. Il
percorso lineare di risparmi-investimenti-produzione-export
sembra essere una prerogativa rimasta a Pechino, ma non
impiantata in Africa. Lo Zambia ha tassi di crescita buoni,
ma e' ancora fragile. E' afflitto dalla "Dutch syndrome" (il
declino dell'industria manifatturiera a seguito dello
sfruttamento delle materie prime), pur senza averne la
solidita' industriale. E' ancora un sogno il virtuoso
passaggio degli addetti dall'industria al terziario.
Rimangono le terre e le risorse del sottosuolo. Le societa'
minerarie, non solo cinesi, sono impaurite dalla vena
nazionalista del nuovo governo e temono l'imposizione di
nuove imposte sui loro utili. La Cina smorza le tensioni e
spera che il tempo cicatrizzi la ferita. La preoccupazione e'
tuttavia palpabile perche' per la prima volta un suo
intervento non e' visto come riscatto o fonte di
arricchimento, ma di invasione e di sfruttamento.

* presidente di Osservatorio Asia

(RADIOCOR) 11-10-11 18:59:41 (0393)news,FE,CINA,ASIA 5 NNNN
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