Pechino, 16 mar. - Nei primi due mesi del 2010 la Cina ha attratto investimenti diretti dall'estero per 14.02 miliardi di dollari, un 4.9% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: lo ha reso noto ieri l'Ufficio Nazionale di Statistica di Pechino, secondo il quale il dato rifletterebbe una più forte ripresa dell'economia globale, partita lentamente già dall'agosto dell'anno scorso. Gli investimenti dall'estero registrati in febbraio sono scesi rispetto a quelli del mese precedente, un calo che gli analisti attribuiscono alle festività per il Capodanno Cinese, che notoriamente bloccano il paese per una decina di giorni, ma mostrano comunque un incoraggiante +1.1% anno su anno. In salita anche gli investimenti della Cina all'estero: le compagnie cinesi hanno maturato in questo periodo investimenti non finanziari in nazioni straniere per 4.66 miliardi di dollari, un buon avvio per il programma del Dragone che nel 2010 prevede nuovi investimenti per 46 miliardi di dollari, il 6.2% in più rispetto al 2009. Il totale degli investimenti diretti esteri in Cina per il 2009 era stato di 90.03 miliardi di dollari, un -2.6% rispetto all'anno precedente, ma gli ultimi cinque mesi avevano segnato una continua ripresa, totalizzando un raddoppio anno su anno nel dicembre scorso per un totale di 12.1 miliardi di dollari. Nel 2009 la maggior parte degli investimenti dall'estero investimenti è stata concentrata, ancora una volta, nel comparto manifatturiero, nonostante un calo del 6.26% anno su anno: questo settore, da solo, comprende il 51.95% del totale (46.77 miliardi di dollari); i servizi, con 37.87 miliardi di dollari (-0.67% rispetto al 2008) costituiscono invece il 42.06% degli investimenti veicolati in Cina dall'estero, mentre il real estate aveva attratto un totale di 16.8 miliardi, una diminuzione del 9.65%. Per il 2010 il governo cinese punta a valorizzare altri settori, in particolare le nuove tecnologie e le energie rinnovabili.