100 ENOTECHE ITALIANESBARCANO IN CINA
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100 ENOTECHE ITALIANESBARCANO IN CINA

100 ENOTECHE ITALIANE
SBARCANO IN CINA

Made in Italy
100 ENOTECHE ITALIANESBARCANO IN CINA
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Pechino, 25 ott.- Se - come sostiene una ricerca dell'istituto britannico International Wine & Spirits Research - nel 2016 la Cina consumerà 3 miliardi di bottiglie di vino annue e diventerà il primo mercato globale nel giro di 20 anni, la produzione e la distribuzione tricolori si stanno già attrezzando: sabato scorso Enoteca Italiana ha firmato un accordo di collaborazione strategica con Beijing Zhengyuan Youshi –società leader nella distribuzione del vino italiano -  per realizzare nell'Impero di Mezzo 100 enoteche che distribuiranno esclusivamente vini "made in Italy".

 

Alla conferenza stampa erano presenti Sen Liu - presidente della società cinese -, il presidente, il segretario generale e l'export manager di Enoteca Italiana, Claudio Galletti, Fabio Carlesi e Giovanni Pugliese, e Francesco Ye di Yishang Wine Business Consulting, in rappresentanza del braccio operativo di Shanghai di E.I.

 

"Enoteca Italiana è il più antico ente per la promozione del vino, un ente di diritto pubblico dal 1933, e rappresenta 1600 etichette e oltre 700 aziende - ha spiegato Galletti - e dopo quattro anni di presenza a Shanghai, con ottimi risultati, ha deciso di proiettare questa sfida su uno scenario ancora più vasto".

 

"Un accordo non solo importante ma anche ambizioso – conferma Fabio Carlesi – perché 10 enoteche saranno già operative entro il 2011. Enoteche che proporranno esclusivamente vini italiani. Invadere i nuovi mercati stranieri con un prodotto complesso come il vino non è affatto facile. In Paesi come la Cina, non basta presentarsi alle fiere di settore e proporre agli importatori il proprio prodotto, c'è bisogno di molto di più: di erudire un consumatore culturalmente ancora molto distante dal mondo del vino".

 

"Questa è la firma di un protocollo importante - ha dichiarato  Sen Liu -  perché in Enoteca Italiana troviamo un partner che ci ha consentito di realizzare questo progetto ambizioso che vede il vino italiano protagonista nel mercato cinese. Conosco l'Italia, amo quel Paese, i suoi stili di vita, apprezzo le sue eccellenze e la sua grande cucina".

 

Le enoteche saranno concentrate nelle aree di Pechino, Shanghai e Shenzhen. A Shanghai l'enoteca di Yishang Wine occupa uno spazio di 380 metri quadri nel distretto di Huangpu, e grazie a uno staff composto da 5 collaboratori cinesi bilingue molto preparati sui vini italiani organizza anche attività come eventi promozionali,  seminari, degustazioni, corsi di degustazione, wine dinner, formazione, coordinamento  e partecipazione a fiere di settore, creazione di rapporti commerciali tra aziende italiane e importatori/distributori cinesi.

 

"I dati di crescita del mercato cinese prevedono un aumento di consumo dei vini rossi del 36,4% entro il 2012 e un maggior incremento dei vini bianchi che si attesterà intorno al 38%" ha concluso Galletti. "Insomma, il futuro del vino italiano è oltre la Grande Muraglia e Enoteca Italiana, come sempre ha fatto dal 1933, vuole esserci".

 

di Antonio Talia

 

VINO: STUDENTI CINESI "ASSETATI " DI ERUDIZIONE


Bordeaux, 23 ott.- Nella capitale francese del vino, Bordeaux, si accresce il numero degli istituti di viticoltura e enologia che volgono lo sguardo a Oriente. Sulla scia di questo fenomeno, La Tour Blanche, una delle più antiche scuole di enologia, sta combattendo il calo di iscrizioni proprio attraverso una partnership con una scuola di vino di Pechino. Al momento sono 150 gli studenti iscritti alla Tour Blanche a Sauternes , vicino Bordeaux. Ma il progetto cinese porterà 25 studenti in più nel 2013 e 50 nel 2014. Numeri "significativi", ha spiegato Alex Barrau, direttore della scuola.

 

Molti produttori di vino stanno soffrendo, la ripresa dalla crisi è lenta e gli studenti francesi non vedono un futuro nella professione; rivolgersi al Dragone sembra quasi una scelta obbligata. Per la Tour Blanche, inoltre, ciò servirà a incentivare la vendita del Sauternes, un vino bianco dolce. "Il mercato cinese del vino è in pieno sviluppo, ma i vini dolci non sono davvero presenti nel mercato. Per noi questo è anche il modo per dare loro più visibilità", ha detto Barrau. La Cina è adesso il maggiore importatore di vino Bordeaux e secondo un recente studio condotto dall'istituto inglese International Wine and Spirit Research, supererà gli Stati Uniti diventando, entro 20 anni, il primo mercato di vino nel mondo. "Sempre più persone sono interessate al vino in Cina, e sempre di più stanno lavorando nel commercio del vino", ha spiegato Herve Remaud, preside della Bordeaux Management School (BEM).

 

Questa rapida espansione crea una richiesta di erudizione enologica, insegnamento che gli istituti di Bordeaux sono pronti a fornire. "Otto anni fa , l'1% dei nostri studenti era cinese, oggi il 10%, e il numero sta crescendo. Se lo vogliamo, potrebbe raggiungere il 50%", riferisce Claire Dawson, portavoce della scuola di business INSEEC, che si sta adoperando sempre di più per attrarre studenti cinesi. I cinesi vorrebbero diventare professionisti del vino, sommeliers e commercianti, ma sono soprattutto desiderosi di stabilire una rete di contatti con l'industria del vino della regione di Bordeaux.

 

Una situazione simile è presente anche nell'istituto di ristorazione e sommellerie, Cafa Formations, collocata nel Quai des Chartrons, storico distretto del vino di Bordeaux. La metà degli studenti che la frequentano sono cinesi e il suo successo è tale che ha aperto una scuola a Pechino, ha avviato una collaborazione con una scuola nel città di Xian, Cina settentrionale, e intrapreso programmi di insegnamento intensivo in 15 città cinesi. "Quest'anno abbiamo iniziato a formare insegnanti in Francia, che diventeranno istruttori per noi in Cina", ha dichiarato Franck Chausse, preside della Cafa. "Noi li istruiamo sul territorio, sulla qualità dei vini, su come saper scegliere un cabernet sauvignon da un altro" afferma il direttore della Cafa, Patrick Portier.

 

La Bordeaux Management School, invece, è maggiormente rivolta al marketing, e offre un MBA (master in business administration ) in vini e liquori in diverse città, tra cui Hong Kong, il centro del commercio asiatico del vino.  La BEM sta rafforzando il suo progetto in Asia e dal prossimo gennaio saranno anche attivi corsi di insegnamento online che metteranno in contatto gli studenti di Bordeaux e di Hong Kong. Come afferma Bampfield, esperto di vino e docente alla BEM di Hong Kong: "Una caratteristica comune a quasi tutti i cinesi che ho incontrato è l'entusiasmo sete di conoscenza e il desiderio di migliorarsi sono straordinari".

 

di Silvia Picchiarelli

 

© Riproduzione riservata

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