Washington - La cyber-rappresaglia Usa, irritualmente preannunciata il 15 ottobre scorso dal vicepresidente Joe Biden contro la Russia - rea di aver svelato le mail del partito democratico e di voler "alterare il processo elettorale" - c'è stata. O quasi.
La Nbc riferisce che hacker militari del Pentagono sono riusciti ad aprire una porta ('backdoor', in gergo) nei sistemi che gestiscono la rete elettrica russa, quella di telecomunicazioni e - più importante di tutte - quella del centro comando del Cremlino. Si è trattato al momento di un'azione dimostrativa, una sorta di avvertimento a Mosca, ma che se necessario può trasformarsi dal metaforicamente bussare alla porta dei sistemi russi, ad un vero e proprio cyber-attacco se Mosca dovesse nuovamente tentare di interferire nelle elezioni presidenziali dell'8 novembre. (AGI)