Il Cairo - I giudici egiziani hanno disposto altri 15 giorni di custodia cautelare ad AhmedAbdullah, il presidente della ong Coordinamento egiziano peri diritti e la liberta' (Ecrf) arrestato all'alba del 25aprile scorso, quando attivisti, membri di movimenti epartiti politici si stavano preparando per una serie diproteste su scala nazionale contro la cessione delle isoleSanafir e Tiran all'Arabia Saudita. L'organizzazione a cuifa capo Abdullah ha fornito assistenza legale alla famigliadi Giulio Regeni, il ricercatore italiano scomparso loscorso 25 gennaio al Cairo e ritrovato morto il 3 febbraioin un sobborgo di Giza. All'udienza odierna erano presentianche alcuni diplomatici europei accreditati al Cairo, iquali sono stati "invitati ad uscire dall'aula" insieme aimembri della famiglia Abdullah e le altre persone presentiin aula, inclusi i giornalisti, dopo che l'attivista hamostrato in aula due cartelli: uno con scritto in arabo"Verita' per Giulio Regeni" e l'altro "Stop alle sparizioniforzate". Lo ha riferito Mohaded Morsi, executive chief dell'organizzazione non governativa. "Dopo aver mostrato il cartello di Regeni, in aula si e' scatenato un putiferio e le guardie di sicurezza hanno sequestrato i cellulari e macchine fotografiche per cancellare le immagini", ha detto Morsi. Secondo Anas Sayed, avvocato di Abdullah e membro della Ecrf, il presidente della ong potrebbe comunque essere rilasciato nei prossimi giorni, in attesa che la magistratura competente si pronunci sul ricorso presentato dalla difesa. Ecfr ha lanciato nei giorni corsi una petizione per la liberazione Abdullah. La campagna sta facendo pressione perche' "le autorita' egiziane rilascino il dottor Ahmed Abdullah immediatamente e in maniera incondizionata, essendo detenuto per reati d'opinione, avendo solamente esercitato pacificamente il suo diritto alla liberta' d'espressione". La petizione chiede inoltre alle autorita' egiziane che Abdullah "sia protetto dalla tortura e da ogni trattamento lesivo, e che le sue denunce di abusi subiti vengano affrontate con un'inchiesta indipendente". (AGI)