New York - Premi Pulitzer nel segno dei migranti e dello sfruttamento del lavoro. Nell'edizione del centenario del più prestigioso riconoscimento per il giornalismo americano, New York Times e Reuters hanno trionfato per le fotografie sul dramma dei profughi nel Mediterraneo mentre all'Associated Press è andato il premio per il servizio pubblico, grazie all'inchiesta sullo sfruttamento del lavoro nella catena di distribuzione del pesce. L'agenzia Usa ha rivelato una rete che coinvolge 2mila "schiavi" che va dalla pesca fino agli scaffali dei supermercati e alle tavole dei ristoranti.
Il tema dei migranti tiene banco anche nella categoria "narrativa" che ha premiato la penna di Viet Thanh Nguyen, esordiente classe 1971, per The Sympathizer. Il libro edito da Grove Press racconta una storia di un immigrato dal Vietnam agli Stati Uniti.
Tra i riconoscimenti assegnati come ogni anno dalla Columbia University, quello della categoria "breaking news" è andato al Los Angeles Times per la copertura del massacro di San Bernardino. Il miglior reportage internazionale è stato quello di Alissa J Rubin, penna del The New York Times che ha dato voce alle donne afghane vittime di orribili torture. Doppio vincitore per il Pulitzer al miglior giornalismo investigativo. Premiati Leonora LaPeter Anton e Anthony Cormier del Tampa Bay Times e Michael Braga del Sarasota Herald-Tribune che, con una "stellare collaborazione", hanno scoperchiato casi di abusi e violenze in una serie di ospedali psichiatrici della Florida. Cento anni fa ad aggiudicarsi per la prima volta il prestigioso riconoscimento fu Herbert Bayard Swope che sulle pagine del New York World racconto' la Prima Guerra mondiale dopo aver trascorso quattro mesi in Germania agli inizi del 1914.
Per la "drammaturgia" il riconoscimento è andato a Lin-Manuel Miranda per Hamilton, mentre Joby Warrick si è aggiudicato il premio per la saggistica con Black Flags, The Rise of Isis. T.J.Stiles ha portato a casa il massimo riconoscimento per la categoria storica con Custer's Trials. A Life on the Frontier of a New America. Per la sezione musica ha trionfato Henry Threadgill , sassofonista, trombettista e compositore con l'album In for a Penny, In for a Pound. Un lavoro che per l'Accademia mescola improvvisazione e musica in un modo che sembra il vero specchio del moderno stile di vita americano.
Dal 1917, anno in cui fu istituito per onorare la memoria di Joseph Pulitzer, ungherese americano che da redattore semplice divenne direttore e magnate della stampa, il premio rappresenta il sogno di ogni giornalista americano. (AGI)