Baghdad - Almeno 50 miliziani dello Stato islamico sono stati uccisi in un raid aereo della Coalizione internazionale nella provincia di Ninive. Secondo quanto riferito da una fonte della sicurezza, il raid ha colpito il centro di addestramento del gruppo terroristico nella città di Mosul, vicino alla Grande moschea, distruggendolo completamente. Dallo scorso 24 marzo esercito iracheno emilizie tribali sunnite, con l'appoggio aereo della Coalizione internazionale contro lo Stato islamico guidata dagli Stati Uniti, hanno dato il via all'operazione "Fatah"per la liberazione della provincia di Ninive. Come richiesto dai leader religiosi e politici sunniti alle azioni non hanno preso parte miliziani sciiti e curdi, per evitare casidi rappresaglie ai danni della popolazione sunnita. Tuttavia i Peshmerga curdi hanno offerto il loro appoggio "in caso di necessità". Mosul, seconda maggiore città dell'Iraq, e' stata occupata dallo Stato islamico nel 2014 e, con un milione e mezzo di abitanti, è la città piu' grande sotto il controllo delle milizie jihadiste. La riconquista di Mosul rappresenta un passo strategico di notevole importanza nella lotta al califfato islamico, dato che per lo stesso Abu Bakr al Baghdadi si tratta di una città dal forte valore simbolico. E' proprio a Mosul, infatti, che nel giugno 2014 il sedicente califfo e' apparso in pubblico per la prima e unica volta. (AGI)