Maimana (Afghanistan) - Un afghano ha tagliato il naso della moglie, con cui aveva avuto una lite, e poi si è rifugiato presso i talebani in una remota regione dell'Afghanistan. L'episodio, che conferma la terribile condizione femminile in Afghanistan, è accaduto nella provincia di Faryab, in Afghanistan nord-orientale.
L'uomo, Mohammad Khan, 25 anni, non era noto alla polizia e non risultava avesse legami con i talebani, ma -secondo fonti locali- picchiava regolarmente la moglie, Reza Gul, 20 anni. Domenica, dopo l'ennesimo litigio tra i coniugi, Khan "prima ha preso una pistola, ma l'arma si è inceppata, poi ha tirato fuori un coltello e le ha tagliato il naso", ha raccontato un portavoce del governatore della provincia, Javed Ahmad. "Ho visitato Reza Gul in ospedale, il suo naso è completamente reciso. Non può essere curata in Afghanistan", ha aggiunto.
La vicenda illustra la situazione molto difficile delle donne in Afghanistan. Lo scorso anno la morte di Farkhunda, una giovane linciata a Kabul da una folla che l'accusava, a torto, di aver bruciato un Corano, scatenò l'indignazione della opinione pubblica mondiale, soprattutto perchè la polizia locale non aveva reagito. Più di recente, a fine ottobre, una ragazza accusata dai talebani di adulterio è stata lapidata a morte in una zona montuosa nella provincia di Ghor.
(19 gennaio 2016)