Madrid - Elezioni politiche in Spagna consegnano un Parlamento frammentato in cui sarà difficile trovare una maggioranza. I dati dello spoglio confermano la vittoria del Partido Popular (PP) di centrodestra guidato dal premier Mariano Rajoy. Secondo proiezioni quando è stata scrutinata circa la metà delle schede, i popolari otterrebbero 123 seggi, risultato migliore degli exit poll che li davano tra i i 114 e i 118 seggi, ma molto lontano dai 176 necessari a governare da soli.
A metà dello spoglio, il partito del premier Rajoy raccoglie il 27,56% dei voti, seguito dai socialisti del PSOE con il 22,94% e 96 deputati, mentre il movimento di sinistra e antiausterità Podemos conquista 70 seggi e i liberali centristi di Ciudadanos eleggono 31 rappresentanti. Nove seggi ciascuno per i due partiti nazionalisti catalani, Erc e Dil, mentre sei ne ottengono i nazionalisti baschi del Pnv.
Nessun partito conquista dunque i 176 seggi necessari per la maggioranza. La rilevazione a chiusura delle urne indica un crollo del consenso sia dei popolari sia dei socialisti, che si sono alternati al governo in Spagna dal 1982. Il Parito popolare nel 2011 aveva 186 deputati e perderebbe una sessantina di seggi. I socialisti, che alle precedenti politiche avevano ottenuto 110 seggi, ne perderebbero una ventina. La formazione di sinistra e antiausterità Podemos, capeggiata da Pablo Iglesias e protagonista delle proteste degli 'indignados' si pone come terza forza parlamentare anche se non riesce nel sorpasso ai socialisti, attestandosi sui 70 deputati. Oggi Podemos non siede al Congresso, anche se ha conquistato rappresentanti nelle elezioni comunali e regionali del maggior scorso. Quarto posto per il movimento liberale Ciudadanos guidato da Albert Rivera, politico catalano al suo debutto sulla scena nazionale.
"Il bipartitismo è finito ed entriamo in una nuova era del nostro Paese". Così il numero due e portavoce di Podemos, Inigo Errejon, nel primo commento ai risultati delle politiche che danno la vittoria ai popolari del premier Mariano Rajoy ma consegnano un Parlamento frammentato in cui nessun partito dispone della maggioranza. Il movimento di sinistra e antiausterità capeggiato da Pablo Iglesias conquisterebbe 70 dei 350 seggi, secondo proiezioni basate su dati di metà dello spoglio. (AGI)
(20 dicembre 2015)