Roma - L'Italia ha depositato al Tribunale Arbitrale, costituito presso la Corte Permanente d'Arbitrato de l'Aja, una richiesta di misure provvisorie ai sensi dell'Articolo 290 della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare. Con tale atto si chiede al Tribunale Arbitrale, appena costituitosi, di autorizzare il fuciliere Girone a tornare in Italia e a restarvi per tutta la durata della procedura arbitrale in corso fra le Parti. Lo rende noto la Farnesina.
La richiesta di misure provvisorie si inserisce nel quadro dell'arbitrato internazionale avviato dal Governo italiano lo scorso 26 giugno e segue la misura cautelare gia' resa dal Tribunale per il Diritto del Mare di Amburgo lo scorso agosto, con la quale e' stata ordinata la sospensione di tutti i procedimenti giudiziari a carico dei fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
Con tale istanza, l'Italia ha chiesto al Tribunale Arbitrale di riconoscere e proteggere alcuni diritti fondamentali anche prima delle soluzione definitiva della controversia.
Il Tribunale fissera' la data di discussione della richiesta italiana. L'Italia e' determinata a far valere in giudizio il diritto esclusivo all'esercizio della giurisdizione sulla vicenda della Enrica Lexie, nonche' l'immunita' che il diritto internazionale riconosce ai militari che operano nell'esercizio delle loro funzioni.(AGI) Mal