Volkswagen: l'ad Winterkorn si dimette L'Ue "Gli Stati indaghino"
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Volkswagen: l'ad Winterkorn si dimette L'Ue "Gli Stati indaghino"

Volkswagen: l'ad Winterkorn si dimette L'Ue "Gli Stati indaghino"

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(AGI) - Berlino, 23 set. - "Volkswagen ha bisogno di un nuovoinizio e sto aprendo la strada a questo nuovo inizio con le miedimissioni". E' quanto si legge in una nota diffusa dall'ad delgruppo di Wolfsburg, Martin Winterkorn. Winterkorn si dice "scioccato dagli eventi dei giorniscorsi" e "basito dal fatto che irregolarita' di taliproporzioni siano state possibili nel gruppo Volkswagen". "Ilprocesso di chiarificazione e trasparenza deve continuare",scrive ancora il manager, che da parte sua nega ognicoinvolgimento diretto nello scandalo della frode sulleemissioni che ha travolto la casa automobilistica tedesca: "Nonsono a conoscenza di nessun atto illegale da parte mia". Resta altissima la tensione attorno all'affaire Volkswagen: ilgoverno tedesco nega di essere stato a conoscenza delleirregolarita' emerse in queste ore, mentre l'Unione europeachiede a tutti i paesi membri di aprire indagini sui loromercati e riferire alla Commissione. Il titolo della casatedesca, dopo un avvio ancora negativo fino al -8%, ha viratoin rialzo e rimbalzato fino a +4%, dopo che nei due giorniprecedenti la compagnia tedesca ha bruciato oltre 25 miliardidi euro di capitalizzazione di mercato. Sulla questione interviene di nuovo Bruxelles, secondo cuile autorita' nazionali sono responsabili dei controlli sulleemissioni dei motori delle auto e devono effettuare controlliparticolarmente rigorosi e la Commissione europa incoraggia iVentotto a fare le indagini necessarie e a riferirneall'esecutivo: "discuteremo con loro su come coordinare questeindagini e faciliteremo il loro scambio di informazioni",spiega la portavoce Lucia Caudet. "Accogliamo con favore leindagini cominciate in alcuni Stati, come Germania, Francia eItalia", ha aggiunto la portavoce. Il ministro per lo sviluppoeconomico, Federica Guidi, chiede di fare "rapidamentechiarezza" sullo scandalo delle emissioni 'truccate' diVolkswagen per misurare le eventuali ripercussioni sulleaziende italiane che producono la componentistica per il gruppoautomobilistico tedesco. "E' importante fare velocemente lamassima chiarezza, anche coi vertici dell'azienda, su quelloche e' successo e sulle possibili ripercussioni", ha dettoIl caso dei dispositivi truccati per falsificare i risultatidei test, scoperti sulle auto vendute negli Stati Uniti dallacasa tedesca, scuote la fiducia dei consumatorisull'affidabilita' del marchio Vw, gli Usa hanno avviatoun'inchiesta penale sulla vicenda e indagini sono partite anchein Europa, Germania inclusa. L'Acea, associazione deiproduttori, fa quadrato e spiega che "Non c'e' alcuna prova chesia un problema del comparto in senso ampio". Ma che loscandalo Volkswagen possa dare una spallata all'economiaeuropea che inizia adesso a intravedere una timida ripresa e'una preoccupazione di molti. C'e' un po' di preoccupazione"perche' quello che e' successo" e' un fatto molto grave", diceil presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. "I numeri checircolano sono drammatici" ha aggiunto, "noi abbiamo moltisubfornitori di Volkswagen e Audi e spero questo non determiniscossoni troppo violenti in queste aziende". (AGI)
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