Dalla scorsa estate Twitter ha ripetuto più volte di dover “cambiare per sopravvivere”. Adesso le parole si sono trasformate in una priva versione (provvisoria). Nelle prossime settimane, il social network diffonderà una “beta” che lascia intravedere come potrebbe essere in futuro. Le novità sono molte e assai corpose: la discussione si colora per facilitarne la lettura e le icone diventano “a comparsa”.
La discussione si colora
Quando un tweet genera lunghe discussioni, oggi è piuttosto complicato seguire la conversazione. Per mettere ordine, Twitter punta sui colori: i tweet avranno toni diversi a seconda che siano stati pubblicati da chi ha avviato la discussione, da un utente che si segue (in verde) o da uno con cui non si hanno contatti (in blu). Sempre con l'obiettivo di fare ordine, Twitter potrebbe applicare un algoritmo per dare gerarchia all'interno di una conversazione. Già da tempo, il social network ha abbandonato il puro ordine cronologico per evidenziare i messaggi che, in base a diversi parametri, dovrebbero interessare di più l'utente. La nuova versione importa questa opzione anche all'interno degli interventi che si accodano a un tweet principale. Con alcuni suggerimenti che indicano i contenuti più pertinenti ai propri interessi o alla propria rete.
Ridimensionare i retweet
L'altro esperimento di grande impatto riguarda le icone “mi piace”, rispondi e retweet. Sono sempre state una parte fondamentale di Twitter. Lo scorso agosto, il fondatore Jack Dorsey aveva detto che “la cosa più importante che possiamo fare è guardare agli incentivi che costruiamo all'interno dei nostri prodotti” (come like e conteggio in tempo reale dei follower). “Esprimono – aveva aggiunto aggiunto il ceo - un punto di vista su ciò che vogliamo che le persone facciano. E non penso che siano più corretti”. In altre parole: serve cambiarli, perché tendono ad assecondare la circolazione di contenuti tossici.
La soluzione proposta dalla versione beta è la scomparsa delle icone, non in tutti i cinguettii ma nei tweet di risposta. Neppure in questo caso, in realtà, spariscono del tutto, ma per visualizzarle è necessario pigiare sul post. L'obiettivo sembra essere rendere la condivisione meno impulsiva, sperando che ne giovi la qualità della discussione.
La sperimentazione partecipata
Twitter è un social che si rinnova spesso, nel design e le funzioni. Basti pensare (tra le altre cose) a grafica, algoritmo, icona-segnalibro, raddoppio dei caratteri disponibili. Questa volta però sembra davvero che la piattaforma stia ripensando se stessa. A settembre, Dorsey lo aveva detto: “Siamo stati impreparata e male equipaggiata per l'immensità dei problemi che abbiamo incontrato” e “se non troviamo soluzioni, perderemo il nostro business”. Ecco perché questa svolta è delicata. Ed ecco perché il social ha deciso di affrontarla in modo originale. Non è certo una novità il rilascio di una versione provvisoria a un ristretto gruppo di utenti. Ma questa volta Twitter ha diffuso la sua “beta” all'inizio del percorso.
Quindi non per apportare gli ultimi ritocchi ma per progettare le fondamenta dell'aggiornamento. Non pretende alcun accordo di riservatezza e, anzi, incoraggia la discussione. In un certo senso si tratta di un'evoluzione partecipata del social network. Lo conferma il fatto che le novità appena elencate non sono indiscrezioni ma funzioni illustrate a TechCrunch da Sara Haider, la responsabile del prodotto di Twitter. In base alle opinioni e ai dati raccolti, la società deciderà poi quali correzioni allargare a tutti gli utenti, quali potenziare o escludere. Non è quindi certo che le funzioni oggi al vaglio saranno adottate. Tuttavia indicano due direzioni precise. Prima di tutto la volontà di stimolare le interazioni, limitando però il brusio di fondo per privilegiare ordine e rilevanza dei contenuti.
Quindi meno viralità e più confronto. E poi c'è uno spostamento verso i nuovi contenuti. Twitter sta puntando sulla trasmissione di eventi in diretta. Rispetto alle televisioni, uno dei punti di forza potrebbe essere l'interazione in tempo reale tra gli spettatori. Che per essere efficace, deve essere più ordinata di quanto non lo sia adesso.