Tsipras sfida Juncker, "ritirare quelle proposte assurde"
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Tsipras sfida Juncker, "ritirare quelle proposte assurde"

Tsipras sfida Juncker, "ritirare quelle proposte assurde"

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(AGI) - Roma, 5 giu. - Alexis Tsipras, non fa marcia indietrosulle promesse elettorali che Ue e Fmi gli avevano chiesto diaccantonare in cambio del ripristino dei finanziamenti. In undiscorso al Parlamento, il primo ministro ellenico ha sfidatoapertamente i creditori, invitandoli a ritirare le loro"proposte assurde" e promettendo ai greci un rapido ripristinodella contrattazione collettiva, uno dei tanti punti delprogramma di Syriza che, al tavolo di mercoledi' scorso, ipresidenti di Commissione Ue ed Eurogruppo, Jean-Claude Junckere Jeroen Dijsselbloem, gli avevano chiesto di rimangiarsi,insieme agli impegni a non tagliare ulteriormente le pensioni ea innalzare il salario minimo. Dopo aver guadagnato tempo ottenendo di poter pagare inun'unica rata a fine mese gli 1,6 miliardi di euro dovuti agiugno al Fondo Monetario Internazionale, Tsipras prova quindia giocarsi il tutto per tutto, definendo come unica basenegoziale possibile la "soluzione definitiva" suggerita daAtene, ovvero una ristrutturazione del debito. "La nostra proposta ai creditori e' l'unica base realisticaper raggiungere un accordo", ha dichiarato Tsipras, "abbiamobisogno della fine dell'austerita' in combinazione con unalleggerimento del debito, ci serve un accordo che metta fineai discorsi sull'uscita della Grecia dall'euro". "Non avrei maipotuto immaginare che i leader europei non potessero capire chenessun parlamentare greco voterebbe per ridurre i benefici peri pensionati o per un aumento dell'Iva sull'elettricita'", haproseguito il premier ellenico, dicendosi "negativamentesorpreso" dal piano sottopostogli da Juncker, "le proposte deicreditori sono irrealistiche e fanno marcia indietro rispettoal terreno comune che avevamo trovato gli scorsi mesi, ilgoverno greco non puo' acconsentire in alcun modo a proposteassurde, voglio sperare che questa proposta sia ritirata daicreditori". Nonostante cio' Tsipras ritiene che si sia "piu'vicini a un accordo che mai perche' la Grecia ha avanzato unaproposta realistica che non e' indifferente alle esigenze deicreditori". "Vogliamo un alleggerimento del debito, avanzi primari piu'bassi, protezione dei pensionati e redistribuzione dei redditie presenteremo una legge per il ripristino della contrattazionecollettiva", ha concluso Tsipras, "chiedo a tutti i partiti disostenere tutti gli sforzi del governo greco". Sui dettagli del piano di ristrutturazione del debitoelaborato dal governo greco bisogna affidarsi, come per il'piano Juncker', alle indiscrezioni filtrate dalla stampa.Secondo il 'Financial Times', tale piano prevede un riduzionedel debito pubblico dall'attuale 180% al 93% nel 2020 e al 60%nel 2030. Per arrivare a questo obiettivo, riferisce ilquotidiano della City, il Meccanismo di Stabilita' Europeo(Esm) si prenderebbe carico dei titoli di Stato greciattualemte detenuti dalla Bce, i quali hanno un valore totaledi 27 miliardi di euro. Se i titoli passassero dalla Bceall'Esm, la Grecia potrebbe cosi' godere di tassi di interessepiu' bassi e di scadenze piu' lunghe. In tale maniera Atene nondovrebbe piu' trovare tra luglio e agosto i 6,8 miliardi dieuro da rimborsare all'Eurotower nei prossimi due mesi. Perquanto riguarda invece la restituzione del prestito concessodal Fondo Monetario Internazionale, il governo ellenico proponeil pagamento immediato del 45% del dovuto (9 miliardi di euro)attraverso gli interessi ricavati dai bond ellenici in manoalla Bce. Atene suggerisce infine un 'haircut' del 50% delprestito da 144 miliardi di euro contrattato con il fondosalva-Stati Efsf e l'incremento dei relativi interessi dal 2,5%al 5%. In questo maniera, conclude il 'Financial Times', laGrecia otterrebbe una riduzione del valore nominale del debitosenza eccessive perdite per i creditori. Non sono ancora giunte reazioni ufficiali o ufficiose aldiscorso di Tsipras, ne' da Bruxelles, ne' da Washington, ne'da Francoforte. La reazione dei mercati e' stata inveceevidente ben prima che il premier ellenico, a mercati chiusi,prendesse la parola in Parlamento. Il gia' esplicito no diTsipras alle proposte dei creditori ha spinto i listini europeia una chiusura in netto calo. E a indossare la maglia nera e'stata proprio Atene, che ha terminato la seduta con unaflessione del 5% a causa dei ribassi a due cifre segnati daititoli bancari. Quanto alle prossime tappe del negoziato, e' naufragatal'ipotesi di un nuovo immediato faccia a faccia tra Tsipras eJuncker, che non si dovrebbero rivedere prima della settimanaprossima, all'inizio della quale il ministro delle Finanze,Yanis Varoufakis, si rechera' a Berlino per incontrare ilproprio omologo tedesco, Wolfgang Schaeuble. (AGI).
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