Tsipras accusa la Germania, usa trucchi per non pagare danni guerra
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Tsipras accusa la Germania, usa trucchi per non pagare danni guerra

Tsipras accusa la Germania, usa trucchi per non pagare danni guerra

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(AGI) - Atene, 11 mar. - Il premier greco Alexis Tsipras accusala Germania di usare trucchi legali per evitare di pagare leriparazioni di guerra, legate all'occupazione nazista dellaGrecia. Il premier fa anche sapere che portera' la questione inParlamento per studiare il da farsi. "Dopo la riunificazionetedesca del 1990 - spiega Tsipras in Parlamento - si eranocreate le condizioni legali e politiche per risolvere laquestione. Ma da allora i governanti tedeschi hanno scelto lalinea del silenzio, trucchi legali e rinvii". "Mi domando -aggiunge il premier - poiche' in questi giorni c'e' un granparlare a livello europeo di questioni morali: questa posizionee' morale?". Il governo greco non ha mai ufficialmentequantificato i danni di guerra da chiedere alla Germania,mentre Berlino sostiene di aver onorato i suoi obblighi dopo ilpagamento di 115 milioni di vecchi marchi del 1960, pari a 59milioni di euro. Secondo Tsipras il pagamento del 1960 copresolo i rimborsi alle vittime dell'occupazione nazista e non ledistruzioni subite dalla Grecia durante l'occupazione tedesca. Il precedente governo di Antonis Samaras aveva stimatointorno ai 162 miliardi di euro l'ammontare delle riparazioniche Berlino avrebbe dovuto pagare ad Atene. Secondo Tsipras larichiesta di Atene e' un "obbligo storico", mentre la Germaniasi considera esentata dal pagamento dei danni di guerra. Il nodo da sciogliere e' il patto di Londra del 1953 nelquale Berlino e altri 21 paesi siglarono un'intesa sui debiticontratti dalla Germania durante la Prima e la Seconda guerramondiale. La prima decisione riguardo' i debiti contratti finoal 1933, pari a 32 miliardi, la meta' dei quali vennecancellata e l'altra meta' pagata a condizioni moltofavorevoli. Per i debiti legati ai danni della Seconda mondialesi decise invece di rimandare la faccenda a dopo lariunificazione tedesca. Nel 1990 pero' il cancelliere Helmut Kohl si oppose alpagamento delle riparazioni, spiegando che si trattava dirichieste insostenibili, che avrebbero portato la Germania allabancarotta. Gli Stati Uniti appoggiarono questa posizione. Apartire dagli anni Sessanta Berlino ha stabilito degli accordidi compensazione volontari con alcuni paesi per i danni causatidal nazismo e nell'ottobre 2001 Berlino ha finito di rimborsarei debiti imposti dal trattato di Londra del 1953. (AGI).
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