"Il perseguimento della stabilità finanziaria è un obiettivo imprescindibile". Lo ha detto il ministro dell'economia Giovanni Tria all'assemblea di Assonime.
"Ho più volte ribadito - ha sottolineato Tria nel suo intervento - che le stime fornite dal governo sono caratterizzate da un elevato grado di prudenza, quanto mai opportuno alla luce dell'incertezza che caratterizza l'attuale fase congiunturale. Il perseguimento della stabilita' - ha rimarcato - e' un obiettivo imprescindibile per il nostro paese. Il governo è pertanto determinato a perseguire gli obiettivi prestabiliti, adottando laddove necessario le iniziative adeguate per il loro raggiungimento".
"Il governo continuerà a lavorare per rafforzare il dialogo con l'Ue", ha detto ancora Tria, spiegando che la Commissione europea ha ritenuto che esistano i presupposti per l'apertura di una procedura di infrazione per debito eccessivo e che l'Italia in risposta, ha evidenziato che "i risultati del 2018 hanno risentito del peggioramento della congiuntura nel 2018 e del ridimensionamento delle prospettive di crescita per gli anni successivi".
"La Commissione - ha proseguito - ha tuttavia ritenuto che le giustificazioni addotte non fossero del tutto sufficienti". "Il Governo, come già fatto lo scorso anno - ha precisato - continuerà a lavorare per rafforzare il dialogo costruttivo con la Commissione, che consenta di chiarire la nostra posizione e al tempo stesso di fornire rassicurazioni circa i programmi che intendiamo perseguire".
"Ciò anche alla luce delle stime piu' aggiornate - ha aggiunto Tria - che lasciano ritenere che a consuntivo i saldi di finanza pubblica saranno sostanzialmente minori, pur a legislazione invariata, di quelli stimati in precedenza e risulteranno di conseguenza coerenti con quanto previsto dal braccio preventivo del Patto di Stabilita' e Crescita".
Per i prossimi anni, il Parlamento ha impegnato il governo, con l'approvazione del quadro programmatico contenuto nel Def, a riprendere il percorso di riduzione del debito e di avvicinamento progressivo al pareggio di bilancio, pur in un quadro di non aumento e di progressiva riduzione della pressione fiscale. Si tratta di una indicazione positiva perché la riduzione della pressione fiscale è favorevole alla crescita se perseguita salvaguardando la stabilità finanziaria. Il governo è al lavoro perché queste indicazioni possano essere rispettate e questo spiegheremo nel dialogo con la Commissione".