Stabilita': via le tasse sulla prima casa e il canone in bolletta
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Stabilita': via le tasse sulla prima casa e il canone in bolletta

Stabilita': via le tasse sulla prima casa e il canone in bolletta

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(AGI) - Roma, 14 ott. - Domani il governo varera' la manovra2016 ma a meno di ventiquattro ore dal Consiglio dei ministri,convocato nell'ultimo giorno utile (il 15 ottobre e' lascadenza fissata dalle regole Ue per trasmettere il testo aBruxelles) restano ancora dei nodi da sciogliere, a partiredalle coperture. Il cantiere della legge di stabilita' e' dunqueufficialmente ancora aperto e in queste ore prosegue ilconfronto a livello politico e tecnico per definire il menu'degli interventi che valgono oltre 27 miliardi, circa meta' deiquali destinati solo a disinnescare clausole di salvaguardia. Domani il premier, Matteo Renzi, si presentera' allariunione con i ministri munito di slide per illustrare l'elencodelle misure che lievita di ora in ora. Il cavallo di battaglia della manovra 2016 e' stato findall'inizio l'abolizione della Tasi e dell'Imu sulla prima casa(case di lusso incluse), cosi' come dell'Imu agricola e suimacchinari imbullonati: un intervento che nel suo insiemedovrebbe costare tra i 4,5 e i 5 miliardi di euro. Ma ilmosaico delle voci da finanziare ha perso e acquistato nuovitasselli. Nella manovra dovrebbe essere inserito il part-timeper chi e' vicino all'eta' della pensione, un interventoapripista per la flessibilita' pensionistica vera e propria chearrivera' nel giro di pochi mesi, come annunciato dal premierstesso. I lavoratori che dal 2016 al 2018 maturano i requisitiper la pensione potranno optare per il part-time al 60-40% etutelare il loro assegno pensionistico. A versare i contributiin busta paga sara', infatti, il datore di lavoro mentre aicontributivi figurativi pensera' lo Stato. Previsto unintervento su una platea residua di esodati da coprire conun'ultima salvaguardia e dovrebbe essere confermata anche lacosiddetta 'opzione donna'. In zona Cesarini, dopo una lunga riunione al ministero congli operatori elettrici, entra anche il canone Rai in bollettache costera' 100 euro. Tra le ipotesi al vaglio quella di farpagare l'intero ammontare in un'unica soluzione o subito lameta' della cifra e il resto in rate spalmate su piu'mensilita' e riportate sotto altre voci in bolletta ma semprecon un'attenzione alla trasparenza. Resta ancora da sciogliereil nodo, evidenziato dagli operatori elettrici, dei casi dimorosita' e delle doppie utenze. Si sta cercando di capire achi spettera' il controllo dei mancati pagamenti, se allo Statoo agli operatori poiche' nel caso di morosita', non si potra'staccare la luce all'utente. Sembrerebbe superato, invece, ilproblema delle doppie utenze poiche' chi possiede piu' di unacasa paghera' solo il canone tv della casa in cui risiede.Tuttavia gli operatori fanno notare che anche questa soluzionepresenta difficolta' a livello informatico di incrocio dibanche dati. Misure in arrivo anche per la lotta alla poverta' a cuidovrebbe essere destinata una dote tra i 600 milioni e ilmiliardo di euro. Quanto al bonus da 80 euro dovrebbetrasformarsi in una deduzione. Tra le ultime novita' annunciate dal premier c'e' poil'aumento del tetto per l'uso del contante da 1.000 a 3.000euro e le modifiche al regime dei minimi delle partite Iva. Per le nuove partite Iva la misura allo studio prevede lariduzione dell'imposta costitutiva dal 15 al 5% per almeno iprimi 3 anni ma il tempo si potrebbe allungare a 5 anni,operazione che risulterebbe pero' piu' costosa. Corposo il pacchetto imprese con un anticipo del tagliodell'Ires che dovrebbe essere nell'ordine di 1-2 punti per poidiventare piu' corposo il prossimo anno, e il superammortamentoper gli investimenti in macchinari con una dotazione di circa 1miliardo. Confermata anche per le assunzioni effettuatenel 2016 la decontribuzione, ma con un beneficio massimodimezzato rispetto agli 8.060 euro previsti nel 2015. Ed e'previsto il ritorno della detassazione sul salario diproduttivita' in busta paga. Si limano ancora le coperture. Alla fine la spending reviewdovrebbe garantire circa 5-6 miliardi rispetto ai 10 degliobiettivi iniziali, che saranno impiegati quasi totalmente perfinanziare il taglio delle tasse. Sembra destinata a saltare larevisione delle tax expenditure che doveva valere circa 1miliardo, per cui la parte da leoni la faranno i tagli lineariai ministeri, che gia' a inizio settimana hanno dovutopresentare i tagli di budget da cui sono attesi 1,5-2 miliardi,e il nuovo meccanismo di centralizzazione degli acquisti chegarantira' fino a 2 miliardi. Nel capitolo tagli una vocecorposa riguarda la sanita' regionale. Ieri al terminedell'incontro con il governo i presidenti delle Regioni hannoriferito che la dotazione del fondo nazionale sanitario sara'di 111 miliardi il prossimo anno, 2 miliardi in meno rispettoalle attese. Le clausole di salvaguardia da sole valgono 16,4 miliardi(circa un punto di Pil) e dovrebbero essere disinnescate graziealla flessibilita' sul deficit concessa dall'Europa (14miliardi) e il gettito atteso dal rientro dei capitali, circa2,5 miliardi. Altri 1-1,5 miliardi potrebbero arrivare dallaspesa per interessi sul debito. C'e' poi il capitolo giochi. L'orientamento e' a procederecon un'intensificazione della tassazione sul Preu, il prelievoerariale unico, aggiuntiva alla tassa dei 500 milioni gia'prevista e dalla quale il governo ha gia' incassato la primarata di 200 milioni e attende entro la fine di ottobre larestante parte di 300 milioni. Si tratterebbe di un aumento delprelievo dell'1,5% sulle slot e dello 0,5% sulle Vlt, chedovrebbe portare nelle casse dello Stato circa 500 milioni dieuro. Altri 350 milioni dovrebbero poi arrivare dal rinviodella gara per la nuova concessione del lotto al 2016. (AGI).
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