La riforma del lavoro funziona, ma 13 milioni di italiani non hanno competenze
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La riforma del lavoro funziona, ma 13 milioni di italiani non hanno competenze

La riforma del lavoro funziona, ma 13 milioni di italiani non hanno competenze

La riforma del lavoro funziona, ma 13 milioni di italiani non hanno competenze
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Paradosso Italia: poca competenza e dequalificazione

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Un ambizioso pacchetto di riforme

Il decalogo dell'Ocse

  1. Fornire ai giovani di tutto il paese le competenze necessarie per continuare a studiare a vita;
  2. Aumentare l'accesso all'istruzione universitaria e al contempo migliorare la qualità e la pertinenza delle competenze;
  3. Aumentare le competenze degli adulti che hanno 'skills' di basso livello;
  4. Rimuovere gli ostacoli all'attivazione delle competenze sul mercato del lavoro dal lato della domanda e dell'offerta;
  5. Incoraggiare una maggiore partecipazione da parte delle donne e dei giovani al mondo del lavoro;
  6. Utilizzare meglio le competenze sul posto di lavoro;
  7. Far leva sulle competenze per promuovere l'innovazione;
  8. Rafforzare la governance multilivello e i partenariati al fine di migliorare il sistema delle competenze;
  9. Promuovere la valutazione e la previsione dei bisogni di competenze per ridurre lo skill mismatch (non allineamento delle competenze alle richieste);
  10. Investire per potenziare le competenze.

Jobs Act "pietra miliare" delle riforme

I dubbi sul futuro dell'agenzia Anpal

La 'Buona scuola' e 'Industria 4.0'

Più partecipazione delle donne e giovani

  • Incoraggiare i padri e chiedere più permessi per i figli e l'estensione dei congedi per paternità;
  • Favorire orari di lavoro più flessibili, per aiutare i genitori a conciliare impegni di lavoro e familiari;
  • Assicurare più asili nido a costi più accessibili, per alleviare il peso dell'assistenza specie per le donne; migliorare gli incentivi fiscali per l'inserimento lavorativo di entrambi i coniugi;
  • Accrescere nelle aziende la consapevolezza sugli stereotipi di genere, per realizzare pari opportunità di lavoro e una condivisione del lavoro domestico non retribuito per uomini e donne;
  • Fornire ai giovani servizi di orientamento migliori, per ridurre il peso per le famiglie sulle scelte di istruzione e di lavoro e garantire decisioni più informate;
  • Assicurarsi che le competenze trasmesse dal sistema scolastico siano allineate con le competenze richieste dal mercato del lavoro;
  • Estendere i percorsi di alternanza scuola lavoro a livelli di istruzione anche post-secondario e terziario/universitario;
  • Estendere l'attuazione della legge Garanzia Giovani, investendo nel coinvolgimento delle imprese, per raggiungere i Neet (i giovani che non lavorano, non vanno a scuola e non partecipano alla formazione professionale) in modo più proattivo.

Creati 850.000 posti di lavoro

Pochi laureati e poco competenti

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