(AGI) - Roma, 1 giu. - "Questo risultato trovo che sia la
migliore risposta a chi criticava Regione Lombardia e il Psr
presentato a Bruxelles. E' evidente che chi pensava di speculare
sui ritardi della Commissione europea ad assicurare il via
libera al Psr lombardo per confondere l'inefficienza di
Bruxelles con l'attivismo di Milano e la capacita' di
investimento degli agricoltori lombardi dovra' ricredersi".
Lo dice Gianni Fava assessore all'Agricoltura di Regione
Lombardia riferendosi a quanto pubblicato dal magazine online
PianetaPsr, giornale curato dal Mipaaf e dalla Rete Rurale
Nazionale.
Dall'inizio della nuova programmazione relativa al Secondo pilastro della Pac, la Lombardia si colloca al secondo posto per investimenti, con una spesa pubblica di 43,91 milioni di euro, dei quali 18,88 milioni derivanti dai fondi Feasr. Al primo posto, con una spesa pubblica di 69,10 milioni di euro si piazza il Veneto (il quale pero' porterebbe con se' molti "trascinamenti" del vecchio Psr).
Addirittura 7 fra Regioni e la Provincia autonoma di Trento
avrebbero investito meno di 15 milioni di euro, con realta' come
Basilicata, Abruzzo, Campania e Marche che dall'inizio del Psr
2014-2020 (partito in realta' con un anno di ritardo) si
collocano al di sotto dei 5 milioni di euro ciascuno di
investimento.
Con riferimento al primo trimestre del 2016, gli investimenti
pubblici di Regione Lombardia per lo sviluppo rurale hanno
toccato quota 20,52 milioni di euro (dei quali 8,81 milioni di
fondi Feasr). Un posizionamento alle spalle solamente della
Calabria, che pero', con 30,80 milioni di euro investiti nel
primo trimestre 2016, puo' contare su un finanziamento pubblico
proporzionalmente molto superiore (18,63 milioni) rispetto alla
Lombardia, per effetto delle risorse aggiuntive previste per le
regioni in "Obiettivo convergenza". (AGI)
Bru