(AGI) - Roma, 10 dic. - Il brusco calo delle quotazioni delpetrolio non preoccupa Eni. Lo ha detto l'ad del gruppo ClaudioDescalzi. "Siamo abituati" alle oscillazioni "abbiamo laflessibilita' per adattarci. Non viviamo il momento con panicoe preoccupazione ma come un'opportunita' e di salute", hasottolineato.
"Negli ultimi 50 anni ogni 10 anni abbiamo avuto due bolledi offerta e quindi di caduta di prezzo", ha spiegato Descalzi, "questa fase va vista come un momento di salute: e'come quando uno che mangia tanto per anni, deve fare una dietaper perdere un po' di peso. Per quattro anni abbiamo avutoprezzi da 100 a 120 dollari e questo secondo me e' importanteper le casse ma fa diventare grassi e svogliati. Direi chequesta caduta ci sveglia e ci aiuta".
Secondo il manager,inoltre, dal lato della produzione "per la prima volta l'Opecnon ha risposto ai prezzi bassi, magari non tutti eranod'accordo ma ha deciso di non rispondere". In questo contestoc'e' poi da inserire il calo della domanda europea e la Cinache cresce meno. "Questa bolla, come tutte le bolle viene poidigerita dal sistema", ha osservato.
"Eni - ha spiegato Descalzi - ha sempre fatto la scelta diprogetti convenzionali e quindi poco costosi e il nostro breakeven e' a 45 dollari" al barile. "Soffriamo perche' eravamoabituati a 120 dollari. E' come se qualcuno si riducesse lostipendio: non e' contento ma se ce lo aveva alto riescecomunque a vivere e poi abbiamo un break even che ci protegge",ha aggiunto.
Per ogni dollaro in meno sullaquotazione del prezzo del petrolio a livello annuale c'e' unimpatto di 90-100 milioni di utile netto, ha spiegato l'addi Eni.
"In questi giorni stiamo rivedendo ilbudget e il piano" che verra' presentato all'inizio delprossimo anno. "Il nostro obiettivo e' quello di dareattenzione e priorita' agli investitori nel lungo termine. Ildividendo e' prioritario e costruiremo un conto economico chepossa garantirlo" anche agli attuali prezzi del petrolio, haconcluso Claudio Descalzi, a margine dellapresentazione del Weo dell'Aie.(AGI)