"Eni regge con successo all'impatto della crisi Covid", dice Descalzi

"Eni regge con successo all'impatto della crisi Covid", dice Descalzi

 Nel terzo trimestre 2020 conseguito un utile operativo adjusted "in significativo miglioramento" a 540 milioni di euro rispetto alla perdita del secondo trimestre

Eni Descalzi Covid

© Afp  - Claudio Descalzi, ad di Eni

AGI - "In un contesto di mercato che rimane molto difficile, stiamo contenendo con successo gli impatti negativi di questa crisi e progredendo nella nostra strategia di decarbonizzazione". Lo afferma l'ad di Eni, Claudio Descalzi commentando i risultati del trimestre e dei nove mesi.

Superate le attese del mercato

"Nel trimestre, a fronte di un calo di circa il 30% dei prezzi di petrolio e gas, e del 90% dei margini di raffinazione, abbiamo conseguito ottimi risultati superando nettamente le aspettative del mercato. In ambito E&P pur con un Brent a 43 dollari al barile, abbiamo raggiunto un livello di produzione in linea con le attese, e un Ebit di 0,52 miliardi, valore doppio rispetto al consensus. Il settore Global Gas & LNG Portfolio, nel trimestre stagionalmente più debole, ha conseguito risultati significativi. L'R&M (raffinazione e marketing) ha mostrato la sua resilienza in uno scenario della raffinazione tradizionale particolarmente sfavorevole, grazie alle performance del marketing e in particolare del bio, con le nostre due bioraffinerie che ci hanno consentito di cogliere favorevoli opportunità di mercato", ha aggiunto.

"La crescita del retail gas trainato dalla fidelizzazione dei clienti, i risultati stabili del power e del marketing dei prodotti oil consentono di compensare gli effetti di uno scenario estremamente negativo nella raffinazione tradizionale e nella chimica. Sui nove mesi, grazie alla riduzione degli investimenti e dei costi messa in atto nei primi mesi dell'anno, abbiamo generato un cash flow operativo di oltre 5 miliardi di euro, a fronte di un livello di investimenti pari a 3,8 miliardi. Confermiamo così la solidità della nostra struttura patrimoniale, ulteriormente rafforzata dalle due emissioni ibride da 3 miliardi di euro effettuate a ottobre, che ci consentono di mantenere il leverage al di sotto del 30%", ha sottolineato l'ad di Eni.

"Di fronte a una crisi di dimensioni storiche, Eni ha dato prova di grande resilienza e flessibilità e i risultati conseguiti ci fanno guardare con fiducia alla ripresa della domanda, mentre continuiamo a perseguire il programma di transizione energetica", ha concluso Descalzi.

I dati di bilancio

Nel terzo trimestre dell'anno Eni ha conseguito un utile operativo adjusted "in significativo miglioramento" a 540 milioni di euro rispetto alla perdita del secondo trimestre 2020 (+1 miliardo). "Il confronto anno su anno (-75%) rimane penalizzato dallo scenario ancora recessivo a causa degli effetti della pandemia", spiega la società. Nei nove mesi l'utile operativo adjusted ammonta a 1,41 miliardi di euro (-79% rispetto al 2019). Al netto dell'effetto scenario di -1,6 miliardi (-5,1 miliardi nei nove mesi) e degli impatti del Covid-19 di -0,3 miliardi (-0,8 miliardi nei nove mesi), la performance del trimestre è stata positiva per +0,3 miliardi (+0,5 miliardi nei nove mesi). La perdita netta adjusted è stata di 153 milioni di euro nel terzo trimestre e di 808 milioni nei nove mesi.

Risultati penalizzati da recessione e oversupply

I risultati, evidenzia il gruppo, "sono penalizzati dall'effetto combinato della recessione economica causata dal Covid-19 che ha ridotto la domanda energetica e dalle condizioni di oversupply di petrolio, gas e prodotti. Il trimestre registra un rimbalzo della performance dovuto a un migliore bilanciamento dei fondamentali oil in un contesto di lenta ripresa dell'attivita' economica e incertezze circa il contenimento della pandemia, con ricadute sulla propensione dei consumatori agli spostamenti".

Rimbalzo domanda energetica nel 2021

"L'outlook del quarto trimestre 2020 conferma i trend registrati nel trimestre appena concluso di elevata volatilità dei prezzi delle commodity energetiche a causa delle incertezze e della irregolarità della ripresa", sottolinea la società che vede "possibili rischi di downside" mentre la domanda energetica dovrebbe rimbalzare nel 2021. Il mercato petrolifero continua a essere caratterizzato da "deboli fondamentali a causa dell'eccesso di offerta, elevato livello delle scorte e scarsa dinamica della domanda penalizzata dalla complessa situazione della pandemia Covid-19 con forti ripercussioni sull'attivita' economica, il commercio e gli spostamenti delle persone". Andamenti analoghi negli altri business energetici. Previsione annua prezzo del Brent confermata a circa 40 dollari al barile.