I treni ad alta velocità potranno viaggiare al 100% della capienza. Tornano infatti ad essere acquistabili tutti i posti a sedere, secondo quanto prevede l'allegato del Dpcm di luglio, a condizione che siano ottemperati alcuni obblighi: autocertificazione all'atto dell'acquisto del biglietto in cui si dichiara di non essere affetti da Covid-19 nè di essere stati a contatto con persone colpite dal virus, misurazione della temperatura (limite 37,5 gradi) prima di salire sul treno, mascherina obbligatoria da sostituire per i viaggi superiori alle 4 ore. Progressivamente, se la situazione sanitaria non peggiorerà, la misura sarà estesa a tutte le Frecce Trenitalia fino ad arrivare poi agli Intercity.
Lo stop al distanziamento tra i passeggeri in treno, sia sulle tratte Av di Trenitalia che su quelle di Italo, trova finora la netta contrarietà degli esperti. A partire dal Comitato tecnico scientifico, che, si spiega, non ha ancora prodotto un parere in materia, anche se l'orientamento sarebbe comunque di netta contrarietà: i numeri, per di più in crescita come certificato oggi dal report settimanale del ministero della Salute e dell'Iss, non giustificano una mossa ritenuta ancora "azzardata".
Per Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza, si tratta senza mezzi termini di "una scelta sbagliata da correggere prontamente", mentre Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, osserva: "Ma Trenitalia nottetempo ha aumentato superficie carrozze o divelto poltrone? Come si rispetta la distanza sociale se è possibile occupare il 100% dei posti disponibili?".