Il Superbonus esteso alle seconde case

Il Superbonus esteso alle seconde case

Nel dl Rilancio via libera anche al terzo settore e alle società sportive. Le imprese che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali potranno usufruire delle 4 settimane residue di cassa integrazione. Intanto il ministro Patuanelli assicura: questo governo non pensa di fare alcun condono né in edilizia né in nessun altro campo.

ecobonus superbonus dl rilancio

© LJM Photo / Agf 
- Lavori di ristrutturazione

AGI - Via libera all'estensione del superbonus al 110% alle secondo case unifamiliari, come le villette a schiera, al terzo settore e alle associazioni e società sportive dilettantistiche limitatamente agli spogliatoi. Lo prevede una riformulazione che assorbe vari emendamenti al dl rilancio, anche delle opposizioni, approvata in commissione Bilancio della Camera. Restano escluse le abitazioni più lussuose, le ville e i castelli.

La proposta di modifica estende la detrazione del 110% prevista per gli interventi antisismici e di miglioramento energetico anche alle unità immobiliari all'interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall'esterno. Il superbonus viene inoltre esteso fino al 30 giugno 2022 solo per gli interventi di efficienza energetica per le case di edilizia popolare.

Si potrà beneficiare della detrazione solo per interventi effettuati su un massimo di due unità immobiliari, fermo restando il riconoscimento, senza limitazioni, delle stesse detrazioni per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell'edificio.

"Nessun condono" assicura Patuanelli

 "Lo confermo". Così il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli a Class Cnbc a chi gli riportava l'affermazione dell viceministro dell'Economia Misiani secondo cui nel dl semplificazioni non ci sarà alcun condono.

"Non è stato mai contenuto un condono nel testo - ha precisato Patuanelli - c'era un problema rispetto alla doppia conformità urbanistico-edilizia, tema annoso in questo paese sul fatto che si possano sanare o meno opere conformi oggi o nel momento della realizzazione. Non è un condono e in ogni caso la norma non è presente nel testo. Non esistono condoni, questo governo non pensa minimamente di fare alcun condono nè in campo edilizio né in nessun altro campo".