La crescita dell'economia italiana sta accelerando e nel 2017 il Pil salirà dell'1,5%, sostenuto dalla domanda esterna e interna. E' quanto stima la Commissione europea nelle sue "Previsioni economiche di autunno", avvertendo che la riduzione del sostegno alla ripresa e le prospettive di crescita più bassa nel medio termine ridurranno l'aumento negli anni seguenti: +1,3% nel 2018, +1% nel 2019. Bruxelles prevede anche una disoccupazione in calo all'11,3% nel 2017 e al 10,9% nell'anno successivo, a fronte di una crescita dei salari che "rimane limitata". Quanto all'inflazione, i prezzi tornano a salire anche in Italia dopo un periodo di tre anni a crescita intorno allo zero. Il 2017 chiuderà con un aumento dell'1,4%, che si ridurrà a +1,2% l'anno prossimo. La Commissione europea promuove poi l'Italia per le riforme strutturali e gli interventi nel settore delle banche: "Le recenti azioni del governo per affrontare i forti rischi nelle banche più deboli potrebbero aiutare a sbloccare i crediti bancari e a ridurre ulteriormente i rischi al ribasso". Quanto alle riforme strutturali, Bruxelles si aspetta che riusciranno ad alzare "la crescita potenziale".