Trento - "In un orizzonte di tempo non faraonico, penso a un paio d'anni, il sistema bancario italiano tornerà in condizioni di normalità dei bilanci e in condizioni strutturali piu' forti, perche' saranno portate a termine operazioni di m&a, acquisizioni, ricapitalizzazioni". Ad esserne convinto è il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, che da Trento ha rivendicato le misure prese dal governo per riformare il settore. "Abbiamo fatto quelle che è possibile fare con la legislazione europea vigente per mettere il sistema nelle migliori condizioni possibili - ha detto al festival dell'Economia - Il governo ha preso delle misure specifiche per le sofferenze; la riforma delle banche popolari erano vent'anni che bisognava farla e non l'ha fatta nessuno. La riforma delle Bcc trova una sintesi efficace. Penso ancora che in Italia ci siano troppe piccole banche.
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"Le regole del bail in sono molto dure: bisogna evitare che misure che sono pensate per curare un singolo istituto bancario abbiano effetti sistemici". Sottolinea Pier Carlo Padoan, "bisogna evitare il rischio di contagio". "Se una banca fallisce e si chiude la banca in modo violento, la banca accanto viene infettata da questa cosa, c'e' un elemento di contagio: e' vero che il primo istituto deve essere aggiustata senza che i contribuenti paghino con soldi pubblici ma bisogna evitare che quest'operazione possa avere effetti indesiderati sulla banca accanto".
"Io non entro nella gestione di Atlante, che e' un'iniziativa molto importante e molto utile. E' un esperimento a cui molti paesi guardano con interesse, ho ricevuto moltissime richieste di chiarimento da tanti colleghi ministri su come funzioni". A Trento il ministro del Tesoro, Pier Carlo Padoan ha rivendicato anche come il governo abbia "fatto cose importanti sulla gestione controversie per sofferenze. Sono convinto che quando queste norme saranno operative si avra' un'accelerazione delle procedure del mercato delle sofferenze, in un contesto in cui Atlante potra' svolgere la seconda ragione per cui e' nato, essendo la prima sostenere gli aumenti di capitale di alcune banche".
Fisco - Posto che i "vincoli di bilancio ci sono e sono stretti", il governo ha preso "degli impegni sull'Ires e verranno mantenuti". Spiega il ministro dell'Economia. "Nel 2017 e' a favore delle imprese, e' importante che siano sostenute quando ci sono investimenti che stanno ripartendo", ha detto. "Se c'e' spazio per fare ulteriori tagli di tasse alle famiglie o per tagliare l'Irpef lo faremo ma ci sono vincoli di bilancio", ha ribadito. "La strategia del governo da quando e' nato si basa su riforme strutturali, finanza della crescita e tagli di tasse: ne abbiamo tagliate diverse in misura abbondante: vedremo di capire, dati i tagli di tasse che gia' sono stati effettuati e di cui alcuni entreranno positivamente nelle tasche dei cittadini nei prossimi mesi, come quelle sulla casa, cosa puo' essere ancora tagliato". Il governo, oltre ad aver fatto "tagli alla spesa per 18 miliardi nel 2015 e per 25 nel 2016", ha anche "cambiato i meccanismi di spesa" e impostato la nuova legge sul bilancio che "e' concepita per avere una spending review permanente, con la spesa pregressa che non sara' piu' intoccabile". Per quanto riguarda il debito pubblico, invece, "continuera' a scendere, ed e' un segnale importante per i mercati"; un trend che beneficera' anche dei "risultati delle privatizzazioni, che, come dimostrano le decisioni recenti, vanno avanti nonostante molti pessimisti".
Crisi - "La fiducia nel futuro sta crescendo e lo vediamo negli investimenti, quest'anno ne sono previsti di significativi". Cosi', al festival dell'Economia di Trento, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. "Vedo un rafforzamento della fiducia. In un contesto in cui l'economia globale ed europea decelerano, l'Italia accelera. Siamo di fronte a un problema globale di carenza di investimenti con una fiducia insufficiente, in Italia non e' cosi' o comunque e' meglio che altrove", ha detto. "Sicuramente e' vero che si deve fare di piu' ma non e' vero che la crescita sia debole. La crescita sta accelerando e l'anno prossimo sarà più elevata, in un contesto mondiale in cui gli altri paesi stanno decelerando". A dirlo, a Trento, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan.
Riforme - "Se mi posso permettere una battuta, mi piacerebbe che si smettesse di parlare di flessibilità e si iniziasse a parlare di produttività. Le riforme strutturali che hanno il maggior impatto sulla produttivita' sono quelle che migliorano il capitale umano, ma queste richiedono molto tempo. Tutto ciò si deve fare, è la frontiera del paese nei prossimi anni", ha aggiunto Padoan.
Consob e Bankitalia - "Non ho nessun motivo di insoddisfazione e non sta a me giudicare le attivita' di autorita' indipendenti che sono ben gestite". Cosi', al festival dell'Economia, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha risposto a una domanda sul ruolo di Consob e Bankitalia sulla crisi di alcune banche. "Per quanto riguarda il giudizio complessivo - ha aggiunto - inviterei a riflettere che il regime di vigilanza sta profondamente cambiando. Non dimentichiamoci che la vigilanza bancaria si sta spostando alla Bce e che esiste il meccanismo di risoluzione unico. Tutte queste cose fanno sì che il sistema bancario debba rispondere a un sistema di autorita' che non e' solo Bankitalia ma soprattutto che i requisiti di vigilanza, che non sono burocratici ma sostanziali, sono molto piu' esigenti perche' siamo in un mondo globalizzato".
Brexit - In caso di uscita della Gran Bretagna, se ci fosse uno shock sui mercati, "che non auguro assolutamente, la miglior linea di difesa sarebbe quella di annunciare da parte dei Paesi europei che il processo europeo di integrazione va avanti, che ci sono segmenti nei quali ci può essere un'accelerazione dell'integrazione, che ci sono iniziative volte ad affrontare altri temi, come quelli dell'immigrazione. Di fronte a una debolezza come la Brexit si deve rispondere con segnali di maggior integrazione". E' quanto ha affermato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, intervenendo al festival dell'Economia. "Se c'e' uno shock sui mercati dei titoli di Stato la prima linea di difesa e' quella della Bce che e' impegnata a stabilizzare il mercato dei titoli sovrani, non di un singolo paese ma della zona Euro. Se, sui mercati azionari, lo shock e' generalizzato, questo paradossalmente e' una preoccupazione minore. Ci sono strumenti di controllo nella gestione della turbolenza dei mercati finanziari di breve termine che sarebbero attivati", ha concluso.
"Se non accettiamo la mutualizzazione e' inutile perder tempo con l'euro". A dirlo, parlando al festival dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia. "L'unico rischio non e' che i tedeschi paghino per gli italiani indisciplinati, se condividiamo un sistema dobbiamo accettare che di volta in volta possiamo avere bisogno gli uni degli altri", ha detto rispondendo a una domanda sul timore dei cittadini tedeschi relativamente alla garanzia unica sui depositi. (AGI)