Milano - Mediobanca ha ottimi rapporti con Urbano Cairo e, al momento, la sua offerta pubblica di scambio è l'unica proposta che c'è sul tavolo per Rcs. Lo ha chiarito Alberto Nagel, amministratore delegato dell'istituto, che ha in portafoglio il 6,2% del gruppo del Corriere della sera. "Su Rcs - ha detto Nagel, parlando alle agenzie di stampa in occasione della presentazione dei conti dei primi nove mesi dell'anno - sono state scritte molte cose, ma il nostro approccio è parlare solo nelle situazioni ufficiali. I rapporti tra le parti in causa sono stati descritti i maniera distorta: da almeno 15 anni abbiamo buoni rapporti con Urbano Cairo e lo stimiamo. Non c'è alcuno scontro nè con lui nè con Banca Intesa e, anzi, con i nuovi vertici di Intesa abbiamo un rapporto collaborativo e proficuo". La proposta di Cairo, per Mediobanca, è da valutare "molto attentamente e senza alcun retropensiero". "Non so dire - ha proseguito Nagel - se sia probabile aspettarsi proposte alternative. So che ora c'è una sola proposta sul tavolo, che è quella di Cairo e che va valutata. Se ce ne saranno altre le valuteremo, ma oggi non c'è nulla. Valutiamo man mano - ha ribadito - quello che c'è sul tavolo di concreto".
A chi gli chiedeva se Mediobanca sarà solo spettatore e non promotore di eventuali proposte alternative, Nagel ha risposto che l'istituto è "un soggetto che intende valorizzare la propria partecipazione nei modi e nei tempi giusti, appoggiando progetti che siano nel nostro interesse ma anche nell'interesse dell'azienda". L'offerta di Cairo, che propone azioni della sua Cairo communication in cambio di quelle di Rcs, sarà valutata da Mediobanca "con obiettività" una volta che sarà definitiva, "guardando la convenienza, per un azionista di Rcs, sia dei contenuti finanziari che di quelli industriali". "è presto - ha proseguito Nagel - per esprimersi. Preliminarmente possiamo rilevare che noi, in passato, abbiamo venduto due terzi della nostra partecipazione a un prezzo superiore a 1,20 euro e che lo stesso Cairo ha comprato a un prezzo analogo". La proposta dell'editore di La7, che valorizza il gruppo del Corriere della Sera intorno a 0,5 euro per azione, "è arrivata in un momento particolare per il trend delle azioni Rcs e quindi - ha segnalato Nagel - bisogna capire se la prospettiva della società risulti più o meno conveniente rispetto a questa offerta. Così come bisogna capire se, nel futuro gruppo comune (tra la Cairo communication e Rcs, ndr) che prima o poi ci sarà, sia conveniente rientrare in attività come l'editoria periodica e la televisione da cui la stessa Rcs, come altri gruppi editoriali, era già uscita".
"Non siamo noi promotori, non siamo un gruppo editoriale e quindi valutiamo quello che c'è sul tavolo di concreto". Così l'amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, risponde alle indiscrezioni su un ruolo dell'istituto, titolare del 6,2% di Rcs, nell'elaborazione di una proposta per il gruppo editoriale alternativa all'offerta pubblica di scambio lanciata da Urbano Cairo. "In Rcs - ha sottolineato Nagel - siamo un soggetto che vuole valorizzare la sua partecipazione nei modi e nei tempi giusti, avendone già venduto i due terzi". (AGI)