(AGI) - Udine, 16 feb. - Deliberate da Confcooperative Fvg l'adesione all'Associazione temporanea di scopo "Produttori vitivinicoli trentini, friulani e veneti". Si compie cosi' il primo passo per chiedere e ottenere il riconoscimento formale della Doc "Delle Venezie" del Pinot grigio e dell'Igt (Indicazione geografica tipica) "Trevenezie". "L'obiettivo principale - spiega Giorgio Giacomello per Fedagri Fvg (le cantine cooperative regionali trasformano quasi il 50% dell'uva del Fvg, prodotta da 2.300 agricoltori associati) - e' quello di assicurare stabilita' al mercato del Pinot grigio prodotto nell'area delle due regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto e della Provincia autonoma di Trento". La richiesta di riconoscimento di una Doc deve essere presentata da un'Associazione che rappresenti almeno il 35% dei componenti della filiera (viticoltori, vinificatori, imbottigliatori) e almeno il 35% della superficie totale dei vigneti con riferimento a quanto rivendicato nelle vendemmie 2014 e 2015 come Igt. Le associazioni che, come Fedagri Fvg, sostengono l'iniziativa, unitamente alle istituzioni coinvolte, contano di raccogliere le firme necessarie entro la fine di marzo e, se tutto andra' come previsto, entro il 2016 la nuova Doc potrebbe essere riconosciuta dal Mipaaf prima e dall Ue poi. La produzione del Pinot grigio "Delle Venezie" equivale a un valore pari a 2,5-3 milioni di bottiglie. Questo vino bianco e' divenuto un vero e proprio caso enologico italiano passando dai 3.413 ettari del 1990 agli attuali 22.800. In Fvg, nel 2011 si coltivavano 4.700 ettari di Pinot grigio, saliti a 5.790 nel 2014, con un balzo del 25,4%, rimanendo la varieta' d'uva piu' coltivata in regione a rappresentare il 25% dell'intera produzione nazionale (il Veneto conta per il 45%; il Trentino per il 13%). (AGI)
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