Istat: blocco retribuzioni ad agosto, +1, 1% su anno
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Istat: blocco retribuzioni ad agosto, +1, 1% su anno

Istat: blocco retribuzioni ad agosto, +1, 1% su anno

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(AGI) - Roma, 25 set. - Le retribuzioni contrattuali restanoferme ad agosto scorso sul mese precedente e segnano un aumentodell'1,1% tendenziale. Lo comunica l'Istat. Complessivamente,nei primi otto mesi dell'anno la retribuzione oraria media e'cresciuta dell'1,3% rispetto al corrispondente periodo 2013. Nei principali macrosettori, ad agosto le retribuzionicontrattuali orarie registrano un incremento tendenzialedell'1,4% per i dipendenti del settore privato e una variazionenulla per quelli della pubblica amministrazione. I settori che ad agosto presentano gli incrementitendenziali maggiori sono: telecomunicazioni (3,1%), estrazioneminerali (2,9%), gomma, plastica e lavorazione minerali nonmetalliferi e legno, carta e stampa (entrambi 2,8%). Siregistrano variazioni nulle in tutti i comparti della pubblicaamministrazione e una variazione negativa nel settore deitrasporti, servizi postali e attivita' connesse (-0,3%). Tra icontratti monitorati dall'indagine, nel mese di agosto non sonostati recepiti nuovi accordi e nessuno e' scaduto. Alla fine di agosto la quota dei dipendenti in attesa dirinnovo e' del 59,0% nel totale dell'economia e del 47,0% nelsettore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con ilcontratto scaduto e' in media di 32,0 mesi per l'insieme deidipendenti e di 17,1 mesi per quelli del settore privato. Ad agosto l'indice delle retribuzioni contrattuali orarierisulta invariato a seguito delle applicazioni economichepreviste dai contratti in vigore. Alla fine del meseconsiderato sono in vigore 35 contratti che regolano iltrattamento economico di circa 5,3 milioni di dipendenti cherappresentano il 38,9% del monte retributivo complessivo. Nelsettore privato l'incidenza e' pari al 53,3%, con quotedifferenziate per attivita' economica: nel settore agricolo e'del 6,8%, mentre e' del 94,9% nell'industria e del 17,6% neiservizi privati. Complessivamente i contratti in attesa dirinnovo sono 40 (di cui 15 appartenenti alla pubblicaamministrazione) relativi a circa 7,6 milioni di dipendenti (dicui circa 2,9 milioni nel pubblico impiego). .
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