Manovra, la Ue promuove l'Italia "Nessuna infrazione sul debito"
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Manovra, la Ue promuove l'Italia "Nessuna infrazione sul debito"

Manovra, la Ue promuove l'Italia "Nessuna infrazione sul debito"

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(AGI) - Roma, 25 feb. - Gli sforzi dell'Italia sui contipubblici nel 2015 sono stati considerati "sufficienti" dallaCommissione europea che ha quindi deciso di non avviare unaprocedura per deficit eccessivo. Lo ha detto il commissario pergli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici, aggiungendoche "al governo italiano, come a quello belga, abbiamo inviatouna lettera in cui si ricorda che devono essere fatti sforziper ridurre il debito". Il rispetto della "regola del debito", ovvero la riduzionedrastica in un percorso che sarebbe dovuto cominciarequest'anno, sarebbe stato impossibile nell'attuale situazioneeconomica. Il piano di riforme elaborato dal governo italiano,compresa quella del lavoro (il "jobs act") e' stato valutatodalla commissione europea come "sufficientemente consistente"ha precisato Moscovici, ricordando che le decisioni di oggi, inparticolare quella di promuovere la legge di stabilita'italiana e di non avviare la procedura per deficit eccessivo,"sono state prese allo stesso tempo sugli impegni per i contipubblici, l'attuazione delle riforme e l'andamento del debito".Definendo "sufficienti" gli sforzi di bilancio del governoitaliano per il 2015, la Commissione europea ha alla fine datoil suo via libera alla legge di stabilita' che il governo havarato nell'autunno scorso. Inizialmente, in novembre, l'esame del provvedimento,previsto in forma preventiva dalle norme del "semestreeuropeo", introdotte dopo la crisi del debito sovrano, erastato rinviato, come per le leggi di bilancio 2015 di Francia eBelgio, in attesa di verificare i conti sulla base delle nuoveprevisioni economiche (diffuse all'inizio di questo mese dallaCommissione), dell'attuazione effettiva delle riforme, etenendo conto anche della nuova interpretazione dellaflessibilita' contenuta nelle norme del Patto di stabilita' ecrescita. In questo documento, elaborato dall'esecutivo di Bruxellesnello scorso gennaio, si sancisce la necessita' di tener contodella situazione economica nei paesi, stabilendo fra l'altroche la riduzione del deficit eccessivo deve essere legata alcriterio dell'"output gap", ovvero la differenza fra lacrescita potenziale e quella reale, che nel caso dell'Italia e'negativo. Un altro fattore di flessibilita' e' l'effettivaattuazione delle riforme nazionali, che consente una momentaneadeviazione dagli obiettivi di bilancio, e il terzo riguardainvece la possibilita' di investire per la crescita senza chequesto pesi sull'indebitamento dei paesi. (AGI).
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