Roma - Una missione, la prima di un premier italiano in Iran dopo la crisi degli ultimi decenni, per consolidare i rapporti diplomatici ed economici già instaurati nei mesi scorsi, dopo la fine dell'embargo. Matteo Renzi domani vola a Teheran per restituire la visita di Hassan Rohani di fine gennaio e per rafforzare il dialogo con un Paese che il governo ritiene strategico dal punto di vista politico ed economico. Per questo il premier sarà accompagnato da circa 55 imprese, dalle piu' grandi alle piccole e medie, che hanno gia' avviato accordi di impresa e commercio con imprese iraniane.
La novità, dopo i settori energetico, manifatturiero, edilizio, bancario e dei trasporti, è lo sbarco del settore della moda italiana in Iran. Dopo le missioni di Carlo Calenda, Graziano Delrio e Maurizio Martina, dopo la visita di Rohani a Roma, questa quarta tappa di avvicinamento tra Roma e Teheran si svolge per con l'obiettivo, sul fronte economico, di rilanciare una nuova fase a seguito dell'implementation day. Mentre l'Iran sta cercando, anche a colpi di ribasso dei prezzi, di riconquistare la sua storica fetta di mercato del petrolio, l'economia del Paese sta riavviandosi e la previsione del Fmi per il 2016 è di un Pil che cresce fino al 4-5,5% e l'inflazione in potente calo.
E il presidente iraniano, appena rafforzato dal voto delle elezioni del Parlamento e del Consiglio degli esperti, ha già annunciato che parte dei fondi congelati dalle sanzioni, circa 30 miliardi di dollari, saranno utilizzati per investimenti infrastrutturali. La popolazione di 78 milioni di abitanti e' composta per i due terzi da giovani under 35 e la borghesia urbana in costante crescita crea una classe media forte a cui le imprese italiane guardano con interesse. Ma se la prima missione, guidata dall'allora viceministro Calenda, a novembre aveva visto atterrare a Teheran 370 imprenditori, ora la pattuglia e' piu' selezionata ed e' composta di tutte le imprese che sono gia' state in Iran una prima volta ed hanno gia' accordi in fase di definizione. La prima missione è stata di scouting generalizzato, ora questa si concentra sull'accompagnare imprese che hanno già messo a frutto le prime tappe dei rapporti bilaterali.
Tra le principali aziende quelle che hanno gia' stretto accordi a gennaio, nel settore energetico, dei trasporti e delle costruzioni. Ma l'ambito si stende anche al campo finanziario e bancario, che recentemente ha visto un nuovo impulso: ad accompagnare Renzi ci saranno quindi Cdp, Sace (che ha gia' annunciato un impegno per 5 miliardi di euro di investimenti), Simest e alcuni campioni del sistema bancario a partire da Mediobanca. Durante la missione di Matteo Renzi, , che sara' accompagnato dal viceministro allo Sviluppo Ivan Scalfarotto, si terra' anche un business forum con la presenza dei principali ministri iraniani. L'interesse per l'Iran, oltre alla tradizione che ci aveva visto partner in passato, e' dovuto alla capacita' di comprensione e alla compatibilita' dei due sistemi economici che producono autonomamente follow up hanno piu' volte spiegano dal governo. Le previsioni di Sace nei mesi scorsi stimavano in 3 miliardi il valore dell'export, ma sono soprattutto le relazioni imprenditoriali che richiamano l'attenzione italiana perche' l'Iran chiede investimenti e aziende che producano. Il focus della visita di Renzi, dunque, sul piano economico-finanziario e' quello del rilancio della fase operativa.
Dopo la fine delle sanzioni bisogna riaccendere la macchina dei rapporti tra i due paesi, una macchina che era stata per anni ferma in garage. Ora questo lavoro e' quasi del tutto completato e resta da consolidare l'intero spettro di accordi gia' siglati, implementandoli per rilanciare definitivamente i rapporti tra Roma e Teheran. L'agenda del premier prevede il primo appuntamento domani mattina: e' in agenda un bilaterale e poi il pranzo con Rohani dalle 10.30 fino alle 14. Nel pomeriggio il premier sara' a colloquio con Akbar Hashemi Rafsanjani e piu' tardi con la Guida Suprema Ali Khamenei. Mercoledi' mattina alle 9.30 e' previsto il business Forum con gli imprenditori, sara' presente anche il ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarif. Subito dopo il premier rientrera' in Italia. (AGI)