Il confronto tra governo e sindacati sul tema delle pensioni e delle politiche attive del lavoro ripartirà a fine agosto con un calendario serrato di incontri, a partire dal tema della previdenza dei giovani e degli ammortizzatori sociali. E' quanto è stato stabilito nel corso di una riunione durata circa due ore e mezza al ministero del Lavoro a cui hanno preso parte il ministro, Giuliano Poletti, il consigliere di Palazzo Chigi Marco Leonardi, ed i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.
Cinque i tavoli di discussione che partiranno dalla fine di agosto: si inizierà il 30 con previdenza dei giovani e previdenza complementare, il 31 il confronto si concenterà sulle politiche attive e passive, sugli ammortizzatori e su Garanzia giovani.
"Bisogna fare presto sia perchè dovremo fare i conti con la legge di bilancio sia perchè questa legislatura termina già all'inizio del prossimo anno", spiega il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. "Non abbiamo molto tempo ed è per questo che abbiamo chiesto di procedere a ritmi serrati bisogna costruire pensioni dignitose per i giovani e per le donne impegnate nei lavori di cura, ci vuole flessibilità in uscita dal lavoro ed è necessario individuare un indice più efficace per la rivalutazione delle pensioni in essere".
Le priorità sono la stabilizzazione dei lavoratori dei centri per l'impiego, nonché un ipotesi , confermata anche dal consigliere di Palazzo Chigi, Marco Leonardi, di rendere stabile la decontribuzione fiscale per gli under 35. "L'ipotesi di cui si parla da mesi prende forma", scrive il Corriere della Sera. "Per tagliare il cuneo fiscale si pensa ad una decurtazione del 50% dei contributi per i neo assunti, per i primi tre anni. Ma la formula riguarderebbe solo i più giovani, sotto i 30 o sotto i 35 anni. Prende forma la riduzione stabile del cuneo per l'assunzione a tempo indeterminato dei giovani: il governo studia un taglio del 50% dei contributi per i primi tre anni. A cui potrebbe seguire uno sconto di 3 punti (con l'aliquota che passerebbe dal 33% al 30%) per il periodo successivo. Ancora da circoscrivere la platea che beneficerebbe dello sgravio: sul tappeto, infatti, la possibilità che l'intervento sul cuneo possa riguardare gli under35 o gli under30. Molto dipenderà dalle risorse a disposizione".
Sul tavolo le politiche attive e passive del lavoro, la disoccupazione giovanile e, sempre per i giovani, la possibilità di una pensione di garanzia con la previsione di un reddito minimo.