Mosca - Le consegne di alcolici dall'estero in Russia potrebbero essere interrotte a breve, a causa della carenza dei nuovi bolli di accisa. Gli importatori parlano di una situazione critica e, secondo quanto riporta il quotidiano Kommersant, stanno preparando un appello al primo vice premier Igor Shuvalov. La ragione di questa crisi e' la mancanza di bolli di accisa di nuovo tipo. I vecchi stanno per finire e non vengono piu' rilasciati, mentre la gara per stampare i nuovi non e' nemmeno stata indetta, spiegano all'Unione degli importatori di bevande alcoliche. I rappresentanti di alcuni fornitori in Russia, come per esempio Bacardi, hanno dichiarato di avere avuto gia' problemi con le consegne. Secondo un operatore del mercato, se la questione non verra' risolta entro la fine di luglio, si rischia di perdere l'alta stagione delle vendite, rappresentata dai mesi che vanno da ottobre a dicembre. La situazione avrebbe un impatto anche per il bilancio pubblico, in quanto comporterebbe una riduzione delle entrate dovute ai dazi doganali e alla tasse su import e vendita. Kommersant ricorda che, l'anno scorso, il governo aveva gia' esteso i termini della vendita di alcolici contrassegnati con il vecchio modello di bolli di accisa, fino al 1° settembre 2016. A causa del forte deprezzamento del rublo, nel 2015, l'import di alcolici era significativamente diminuito: il whisky era sceso del 22%, il rum del 35%, la tequila del 23% e il vino tra il 32-34%, ricordano i media russi. (AGI)