Grecia: Varoufakis, nostro posto nell'euro non e' negoziabile
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Grecia: Varoufakis, nostro posto nell'euro non e' negoziabile

Grecia: Varoufakis, nostro posto nell'euro non e' negoziabile

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(AGI) - Roma, 1 lug. - La Grecia vuole restare nell'euro e lasua permanenza nell'Eurozona "non e' negoziabile" ma icittadini ellenici dovranno esprimersi per il 'no' alreferendum di domenica sulle proposte dei creditori, che nonincludono quella ristrutturazione del debito che sarebbel'unica strada per risolvere la crisi. Lo scrive il ministrodelle Finanze greco, Yanis Varoufakis, in un post sul suo blog,dove spiega in sei punti perche' invita gli elettori di Syrizaa votare 'no'. "I negoziati si sono fermati perche' i creditori dellaGrecia hanno rifiutato di ridurre il nostro impagabile debitopubblico e hanno insistito che debba essere pagato in modo'parametrico' dai membri piu' deboli della nostra societa', isuoi figli e i suoi nipoti", scrive Varoufakis sul suo blog. Il Fmi, il governo degli Usa, molti altri governi del mondo egli economisti piu' indipendenti credono - come noi - che ildebito debba essere ristrutturato", scrive ancora Varoufakis,ricordando che l'Eurogruppo nel 2012, ai tempi del secondopiano di aiuti, si era impegnato ad affrontare la questione deldebito, e che, dall'annuncio del referendum, dall'Europa sisono levate varie voci istituzionali a favore di unaristrutturazione. "Questi segnali mostrano che anche l'Europaistituzionale voterebbe no alla sua offerta 'finale' ",prosegue il ministro, sicuro che "la Grecia restera'nell'euro". "I depositi bancari in Grecia sono al sicuro. Icreditori hanno scelto la strategia del ricatto basato sullachiusura delle banche", prosegue Varoufakis, "l'attuale stalloe' legato a questa scelta dei creditori e non dal governo grecoche abbandona le trattative o a qualche pensiero da partenostra su una 'Grexit' o una svalutazione". "Il posto dellaGrecia nell'Eurozona e nell'Unione Europea non e' negoziabile",conclude Varoufakis, "il futuro richiede una Grecia orgogliosadentro l'Eurozona e nel cuore dell'Europa. Cio' richiede che igreci dicano un grande No domenica, che si stia nell'area euroe, con l'autorita' garantitaci da questo No, si rinegozi ildebito pubblico greco cosi' come la distribuzione degli aggravitra chi ha e chi non ha". .
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