(AGI) - Giakarta, 20 mag. - Rimosse le sanzioni economiche, l'Iran e' pronto a riprendere le esportazioni di greggio verso l'Indonesia a un ritmo di 200 mila barili al giorno. Lo ha dichiarato il ministro dell'Economia di Teheran, Ali Tayebnia, in occasione della sua visita a Jakarta, ribadendo l'intenzione di riportare la produzione ai livelli precedenti le restrizioni: "Prima dell'imposizione delle sanzioni, esportavamo 2,5 milioni di barili al giorno; dopo l'imposizione il numero scese a un milione di barili. Vogliamo tornare al volume precedente le sanzioni".
Il messaggio a Riad (le cui frizioni con Teheran hanno fatto saltare il tavolo di Doha su un congelamento dell'output che risollevasse i prezzi) e' chiaro: nessuna concessione sulle quote di mercato. "E' ragionevolmente corretto per noi avere come obiettivo i volumi pre-sanzioni, in quanto i paesi che avevano rimpiazzato le nostre esportazioni stanno godendo di molti vantaggi", ha aggiunto il ministro, "ora dovrebbero diminuirle e l'Iran dovrebbe aggiungere tali quote alle sue esportazioni".
Il ministro del Petrolio indonesiano, Sudirman Said, ha affermato da parte sua che intende collaborare con l'Iran anche in settori come il gas, la petrolchimica e le energie rinnovabili.
Il rafforzamento della collaborazione tra i due paesi, oggetto della missione di Tayebnia, non si ferma certo all'energia. Il ministro iraniano ha annunciato che due istituti di credito, la Saman Bank e la Parsian Bank, hanno espresso interesse per investire in Indonesia, e ha comunicato l'obiettivo di aumentare a 5 miliardi di dollari "nel medio termine" il volume degli scambi commerciali con Jakarta, che prima delle sanzioni si attestavano a 2 miliardi di dollari.
"Non vediamo alcun genere di limitazione all'espansione delle relazioni economiche con l'Indonesia e crediamo che le relazioni economiche tra Iran e Indonesia dovrebbero procedere come quelle politiche, che sono molto buone", ha chiosato Tayebnia. (AGI)
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