(AGI) - Pechino, 10 mag. - Ancora valori altissimi per le importazioni cinesi di greggio. Ad aprile scorso, l'import di oro nero di Pechino ha subito un aumento dell'8,3% rispetto allo stesso mese del 2015, il secondo rialzo piu' consistente mai registrato, a quota 7,9 milioni di barili al giorno, e l'ennesimo segnale, per gli analisti, che Pechino sta sfruttando il basso prezzo del greggio per accumulare riserve strategiche. L'ultimo consistente aumento nelle importazioni risale a febbraio scorso, quando la Cina aveva importato otto milioni di barili al giorno: nel primo trimestre, l'import di oro nero aveva registrato un'impennata rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un aumento del 13%.
Le riserve strategiche ad aprile secondo le stime degli analisti sono aumentate tra febbraio e aprile a un ritmo di circa trecentomila barili al giorno, andando a riempire i centri per lo stoccaggio lungo la Cina costiera. L'aumento delle importazioni e' testimoniato anche dai dati delle petroliere in attesa anche per diversi giorni in coda nei porti cinesi prima di potere scaricare il greggio. Nello scenario attuale, la previsione piu' comune e' che il ritmo delle importazioni continuera' a crescere, soprattutto in virtu' di un altro dato proveniente da Pechino, deludente in questo caso, relativo alla produzione: i due giganti dell'energia cinese, China National Petroleum Corporation e Sinopec hanno totalizzato ad aprile scorso una produzione pari a 162mila barili al giorno. (AGI)
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