(AGI) - L'Aia, 20 apr. - Un Tribunale olandese ha annullato l'indennizzo di 50 miliardi di dollari che la Russia era stata condannata a risarcire agli azionisti della compagnia petrolifera Yukos. "Il Tribunale dell'Aia - si legge nella sentenza - ha respinto la decisione della Corte permanente di arbitraggio dell'Aia, considerandola non competente. Per questo la Federazione della Russia non e' piu' tenuta a pagare l'indennizzo alle parti". La decisione della Corte di arbitraggio era del luglio 2014. Gli azionisti di Yukos avevano chiesto un risarcimento di 100 miliardi di dollari, sostenendo che la Yukos era stata sciolta dal Cremlino fornendo prove false di evasione fiscale che avevano portato al fallimento del gruppo e all'arresto nel 2003 del suo fondatore Mikhail Khodorkovski. Dopo 10 anni di carcere Khodorkovsky e' stato liberato nel 2013. Mosca aveva fatto ricorso contro la decisione della Corte arbitrale permanente, rivolgendosi al Tribunale dell'Aia, che oggi ha cancellato il mega-risarcimento, definendo incompetente la Corte arbitrale, poiche' il Trattato sulla carta dell'Energia (Tce) che protegge gli investitori internazionali, legato ai progetti energetici, e' stato siglato ma non ratificato da Mosca. Inoltre, secondo il Tribunale, le decisione della Corte arbitrale permanente sono "contrarie alla legge russa". Un rappresentante della Federazione russa presente all'Aia in occasione della sentenza, ha accolto con soddisfazione la decisione del Tribunale. Anche il Cremlino "saluta" la decisione del Tribunale dell'Aia. "Partiamo dal principio - spiega il portavoce di Vladimir Putin, Dimitri Peskov - che le procedure di applicazione di condanna nei nostri confronti debano essere arrestate rapidamente in tutti i paesi". (AGI)
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