Confindustria, spiragli di ripresa gia' a inizio 2015
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Confindustria, spiragli di ripresa gia' a inizio 2015

Confindustria, spiragli di ripresa gia' a inizio 2015

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(AGI) - Roma, 26 nov. - Se il Pil dell'ultimo trimestredell'anno restera' invariato anziche' calare come e' successonella prima parte del 2014, i segnali di ripresa dell'economiapotrebbero vedersi gia' all'inizio dell'anno prossimo. Ladiagnosi e' del Centro studi di Confindustria, che ribadisce ilsuo giudizio positivo sull'operato del governo Renzi esottolinea che le riforme aiuteranno a "restituire la fiducianecessaria a rilanciare consumi e investimenti". Viale dell'Astronomia ricorda che l'Italia e' inrecessione, con il Pil che si e' contratto per due trimestriconsecutivi nel corso del 2014, ma aggiunge che nel quartotrimestre "gli indicatori fin qui disponibili suggeriscono unavariazione nulla". Il che, aggiunge la congiuntura flash diConfindustria, "sarebbe una buona base per la ripartenza ainizio 2015: I pochi dati disponibili puntano a un Pilinvariato nel quarto trimestre, stima che deve trovare confermanei numeri prossimamente in uscita rispetto ad attese diulteriore calo - precisa il Csc - cio' sarebbe una migliorebase per la ripartenza gia' dall'avvio dell'anno prossimo".Quanto alle riforme, il centro studi dell'associazione degliindustriali ripete il giudizio positivo sulle ipotesi diriforma proposte dal governo, premette che "le riformestrutturali danno frutti nel medio termine", ma aggiunge che"nell'immediato rispondono alla domanda di cambiamento delPaese e restituiscono cosi' la fiducia necessaria a rilanciareconsumi e investimenti". Confindustria segnala anche qualche timido segnale di ripresa anche sul fronte delle esportazioni edell'occupazione: "In Italia l'export e' tornato ad aumentare,l'occupazione mostra i primi segnali di recupero, si e'arrestata l'emorragia di credito alle imprese (anche se lecondizioni d'offerta rimangono strette) e la riduzione deitassi, di cui hanno molto beneficiato titoli pubblici ebancari, inizia a essere trasmessa alle piccole aziende". Ilparziale ottimismo degli industriali si scontra pero' con idati sulla fiducia dei consumatori resi noti in mattinatadall'Istat. Secondo l'istituto di statistica infatti, famigliee imprese non sono fiduciose sulla fine della crisi e l'indicecalcolato dall'Istat sulla fiducia dei consumatori e' sceso a100,2 da 101,3 del mese di ottobre, tornando ai livelli del2005. La componente economica aumenta a 103,9 da 101,5, mentrequella personale diminuisce a 99,1 da 100,7. L'indice riferitoal clima corrente si riduce a 99,0 da 100,6, quello relativo alclima futuro non varia e si conferma a 101,7. "Sulle riforme l'Italia ha la coscienza a posto", dice ilministero dell'Economia, Pier Carlo Padoan da Strasburgo, dovequesta mattina il presidente della Commissione Ue Jean ClaudeJuncker ha presentato il piano 'per stimolare' gli investimentiin Europa. "Il piano Juncker - secodno Padoan - e' un primopasso molto importante a favore della crescita e del lavoro".(AGI) .
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