Cina: crescita al 7% nel 2015, ai minimi da 22 anni
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Cina: crescita al 7% nel 2015, ai minimi da 22 anni

Cina: crescita al 7% nel 2015, ai minimi da 22 anni

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(AGI) - Pechino, 5 mar. - La Cina crescera' intorno al 7% nel2015, ai livelli piu' bassi degli ultimi ventidue anni, emanterra' l'inflazione intorno al 3%. Lo ha dichiarato il primoministro cinese, Li Keqiang, oggi, durante il discorso diapertura dei lavori dell'Assemblea Nazionale del Popolo, ilparlamento cinese, alla Grande Sala del Popolo in piazzaTiananmen. Il nuovo obiettivo di crescita rappresenta il primo calodopo che negli ultimi tre anni il governo aveva fissato al 7,5%l'obiettivo di crescita. Lo scorso anno, la Cina era cresciutaa una quota del 7,4%, il livello piu' basso dal 1990, con uninflazione al 2%, al di sotto del tetto massimo fissato dalgoverno al 3,5%. Lo stesso premier aveva in piu' occasionisottolineato l'importanza della qualita' della crescita edell'aumento del tasso di impiego, invece del semplice datonumerico. Il tasso di crescita, ha spiegato il governo nelrapporto di lavoro presentato oggi, deve rimanere all'internodi un range tale da creare almeno dieci milioni di posti dilavoro, obiettivo gia' piu' volte segnalato dallo stessopremier negli scorsi mesi e ufficialmente raggiunto nel 2014, emantenere il tasso di disoccupazione al di sotto del 4,5%. Ilgoverno ha poi fissato in una crescita del 6% annuo l'aumentodelle esportazioni, in calo contro la soglia fissata al 7,5%per lo scorso anno, quando l'aumento fu solo del 4,9%. La massamonetaria M2, indicatore della liquidita' in circolazione,crescera' del 12% nelle previsioni del governo cinese, in calorispetto a una crescita del 14,7% nel 2014. Nel discorso sulrapporto di lavoro, Li Keqiang ha poi ricordato che "lepressioni al ribasso si stanno intensificando" e che il nuovoanno e' "cruciale" per l'approfondimento delle riforme, perstabilizzare la crescita e ristrutturare l'economia. Li ha poifatto cenno alla riforma della giustizia e alla lotta allacorruzione, entrata nel terzo anno di attivita', e che nonterminera' a breve. La Cina, ha poi promesso il primo ministro,portera' poi avanti le riforme delle imprese di Stato, delsettore finanziario e continuera' a liberalizzare il settorebancario. (AGI).
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