(AGI) - Strasburgo, 15 lug. - "La domanda interna e unapolitica monetaria accomodante continueranno nei prossimi mesia sostenere una crescita moderata": lo ha detto il presidentedella Bce Mario Draghi a Strasburgo, durante la prima audizionedavanti alla nuova Commissione affari economici e monetaripresieduta da Roberto Gualtieri. La Bce e' "pronta aintervenire anche con strumenti non convenzionali come previstodal suo mandato" per contrastare "un eventuale periodo di bassainflazione troppo lungo".
L'inflazione, "ancorata allo 0,5% annuo secondo gli ultimidati Eurostat", tornera' a salire "in modo graduale dal2015/2016": lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghidurante l'audizione alla Commissione Affari economici emonetari del Parlamento europeo a Strasburgo. "Le aspettative amedio/lungo termine restano in linea con la stabilita' deiprezzi e i rischi, a monte e a valle, sono limitati: ma a brevetermine - ha aggiunto Draghi - continueremo a monitorare lasituazione".
Ue: Draghi, flessibilita' solo con riforme strutturali
La flessibilita' nell'interpretazione delle norme economicheeuropee "da sola non basta a far ripartire la crescita": comeha detto il presidente della Bce Mario Draghi durantel'audizione davanti alla Commissione Affari economici emonetari del Parlamento europeo, "le regole attuali contengonogia' la flessibilita'", ma questa deve essere utilizzataassieme a "riforme strutturali profonde e che permettano diquantificarne l'effetto sui conti pubblici". E' il concettosostenuto dalla Bce di un "consolidamento fiscale favorevolealla crescita", perche' "la crescita non puo' essere fatta apartire da ulteriori debiti" ed e' opportuno che i governiriducano le spese, "soprattutto quelle improduttive e, se cisara' margine, aumentare quelle in infrastrutture e perdiminuire le tasse". Le riforme devono in particolareriguardare il mercato del lavoro e quello dei prodotti peraumentare la competitivita' e il completamento del mercatounico.
Banche: Draghi, fino a fine 2016 immetteremoliquidita'
La Banca centrale europea continuera' "almeno fino alla finedel 2016" a "soddisfare la domanda di liquidita' delle banchenelle nostre operazioni di rifinanziamento, naturalmente incambio di colllaterali adeguati". Lo ha detto il presidenteMario Draghi al Parlamento europeo. La Banca centrale europea"prende molto sul serio il problema dei bassi tassi diinteresse" ma "non possiamo cambiare la nostra politicamonetaria, basata sul mandato di mantenere la stabilita' deiprezzi nell'Eurozona": e, come ha detto il presidente MarioDraghi, "non appena la ripresa avra' un maggiore slancio, itassi torneranno a salire". Secondo Draghi, che sta parlandodavanti alla Commissione Affari economici e monetari delParlamento europeo, "non c'e', da un paio d'anni, unacorrelazione cosi' forte fra la politica monetaria e il livellodi tassi in Germania come era prima della crisi". In partedipende dalla "frammentazione" delle scelte di investimento daparte delle compagnie assicurative, problema al quale si stacercando di porre rimedio, "a mano a mano che la situazionemigliora".
Bce: Draghi, voci su mia uscita "chiacchiereinfondate"
Le ipotesi di un'uscita del presidente Mario Draghi dalla Bcenon sono altro che "chiacchiere infondate": a bollarle cosi',nella sua audizione a Strasburgo, e' stato l'interessato, cheha risposto alla domanda dell'eurodeputata liberale franceseSylvie Goulard.