Banche popolari: Caselli, si a riforma senza snaturare nostro Dna
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Banche popolari: Caselli, si a riforma senza snaturare nostro Dna

Banche popolari: Caselli, si a riforma senza snaturare nostro Dna

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(AGI) - Roma, 18 set. - Il modello delle banche popolari"funziona" e "si e' mostrato efficiente", ma occorre dare piu'spazio ai fondi" che, in alcuni casi, raggiungono il 30% delcapitale: lo ha detto il neo presidente di Assopopolari, epresidente Bper, Ettore Caselli, in un'intervista al 'Sole 24Ore' sulla riforma delle banche popolari. "Oggi - ha spiegato -ci sono banche popolari dove il peso dei fondi e' anche al 30%del capitale. Dobbiamo riconoscere loro un maggior peso nellagovernance, pur mantenendo intatto il Dna delle banchepopolari, che rimangono vocate al supporto del territorio". E' un doppio binario quello su cui si sta per inserire ilprocesso di riforma delle banche popolari. Il primo, a livellonazionale, e' il gruppo di lavoro che verra' istituito entroquesto mese, guidato da Angelo Tantazzi, che "nel giro di seimesi dovra' produrre una proposta di autoriforma del settore dapresentare alla Banca d' Italia"; il secondo, di respiroeuropeo, registrera' la costituzione di un tavolo di esperti,sotto l' egida dell' Associazione europea delle banchecooperative (Eacb), "che dovra' armonizzare il nostro mondonella cornice della vigilanza unica", spiega il presidente diAssopopolari. Intanto sulla scia degli esiti degli stress test chesaranno resi noti a breve, Caselli non esclude aggregazioni trai gruppi minori: "E' possibile soprattutto per le banche didimensioni piu' ridotte. E non e' da escludere un potenzialeinteresse da parte di banche straniere". (AGI)Red/Ccc
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