Popolari: Anbp, dl "ingiustificato e ingiustificabile"
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Popolari: Anbp, dl "ingiustificato e ingiustificabile"

Popolari: Anbp, dl "ingiustificato e ingiustificabile"

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(AGI) - Roma, 22 gen. - Duro il giudizio dell'AssociazioneNazionale fra le Banche Popolari, sul dl di riforma del sistemadel credito popolare, varato dal Consiglio dei ministri. In unanota l'Anbp "ritiene il recente d.l. del Governo, gravido diconseguenze negative su risparmio nazionale e su credito,famiglie, piccole medie imprese, per un paese, come il nostro, privo d'investitori di lungo periodo in aziende bancarie e, nonultima, ingiustificato e ingiustificabile". Cosi' una notadell'Anbp in cui si ribadisce che "l'Associazione e le BanchePopolari non lasceranno nulla di intentato, perche' il d.l.venga meno e l'ordinamento giuridico continui a consentire atutte le banche popolari di mantenere la propria identita'". "Il modello di banca territoriale non e' risultatosostenibile al di fuori della banca cooperativa, vuoinell'articolazione della banca popolare, vuoi della Bcc",precisa la nota dell'Anpb, secondo la quale "non deve esserciuna politica economica finalizzata esclusivamente a trasferirela proprieta' di una parte rilevante del sistema bancarioitaliano alle grandi banche internazionali". Per queste ragioni "l'Associazione e le Banche Popolari nonlasceranno nulla di intentato, perche' il d.l. venga meno el'ordinamento giuridico continui a consentire a tutte le banchepopolari di mantenere la propria identita'". "Ove detti sforzi fossero coronati da successo, nondimenole banche popolari continueranno con maggiore urgenza edeterminazione a perseguire una ulteriore evoluzione delproprio ordinamento cooperativo (che e' gia' per altro il piu'recettivo delle istanze di mercato, anche a livello europeo) eda proseguire un processo di concentrazione, che hannodimostrato di saper praticare in passato in misura, piu'elevata rispetto al resto del sistema. Detto processo oggisegna il passo, non perche' ostacolato dalla forma giuridicadelle banche popolari, ma per l'avvento di regole e prassi disorveglianza europee particolarmente avverse alle attivita' difinanziamento di famiglie ed imprese, e particolarmente severe verso intermediari che operano in paesi da lungo tempo inrecessione e con elevato debito pubblico come l'Italia. "Diversamente, ove i nostri sforzi non andassero a buonfine, nulla sara' lasciato di intentato per proseguire comunquela propria missione di banca territoriale, finalizzata allaraccolta del risparmio, da destinare principalmente al creditoverso le famiglie e le imprese, specie medio piccole, delmedesimo territorio. "Alle banche popolari - conclude la nota - non manchera' ilcoraggio, la fantasia e la determinazione per proseguire lapropria storia, anche in un contesto normativopregiudizialmente e irragionevolmente avverso". (AGI).
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