Abi: volano mutui casa (+82%), due terzi a tasso fisso
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Abi: volano mutui casa (+82%), due terzi a tasso fisso

Abi: volano mutui casa (+82%), due terzi a tasso fisso

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(AGI) - Roma, 15 set. - Volano i mutui per l'acquisto di casanei primi sette mesi del 2015. Lo rileva l'Abi nel rapportomensile. Per le nuove erogazioni di mutui per l'acquisto diimmobili, si e' registrato un incremento annuo dell'82,2%rispetto al medesimo arco temporale dello scorso anno.L'incidenza delle surroghe sul totale dei nuovi finanziamentie' pari, nei primi sette mesi del 2015, a circa il 27,7%. Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto diabitazioni si e' attestato al 2,81% (2,75% il mese precedente;5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutuicirca i due terzi sono mutui a tasso fisso. Migliora la dinamica dei prestiti a famiglie e imprese: adagosto il totale dei finanziamenti in essere ha presentato unavariazione prossima allo zero (-0,1%) nei confronti di agosto2014 (-0,4% il mese precedente) e migliore rispetto al -4,5% dinovembre 2013, quando aveva raggiunto il picco negativo. L'Abisegnala che, questo di agosto, per i prestiti bancari afamiglie e imprese e' il miglior risultato da aprile 2012.Mentre torna positiva (dopo 37 mesi) a fine agosto lavariazione annua del totale prestiti al totale settore privato(+0,3%) e al totale dell'economia (che include anche lapubblica amministrazione), +0,6%. Dalla fine del 2007, primadell'inizio della crisi, a oggi, i prestiti all'economia sonopassati da 1.673 a 1.825 miliardi di euro, quelli a famiglie eimprese da 1.279 a 1.410 miliardi di euro. Ad agosto l'ammontare dei prestiti alla clientela erogatidalle banche operanti in Italia, 1.825 miliardi di euro, e'nettamente superiore, di quasi 152 miliardi, all'ammontarecomplessivo della raccolta da clientela, 1.673,3 miliardi dieuro. Ma con la crisi che non e' ancora finita, la rischiosita'dei prestiti in Italia e' ulteriormente cresciuta: lesofferenze lorde hanno toccato a luglio un nuovo record oltre197 miliardi, dai 195,8 miliardi di giugno 2015. Il rapporto sofferenze lorde su impieghi e' del 10,3% aluglio (9% un anno prima; 2,8% a fine 2007), valore cheraggiunge il 17,1% per i piccoli operatori economici (15,3% aluglio 2014; 7,1% a fine 2007), il 17,4% per le imprese (14,8%un anno prima; 3,6% a fine 2007) e il 7,1% per le famiglieconsumatrici (6,6% a luglio 2014; 2,9% a fine 2007). Anche lesofferenze nette registrano a luglio un aumento, passando da84,2 miliardi di giugno a 84,8 miliardi di luglio. Il rapportosofferenze nette su impieghi totali e' risultato pari al 4,68%a luglio 2015 dal 4,62% di giugno (4,30% a luglio 2014; 0,86%,prima dell'inizio della crisi). Sulla base dell'ultimo datodisponibile, a marzo scorso il numero complessivo degliaffidati in sofferenza era pari a 1.199.107 (in prevalenzaimprese e famiglie). Infine, in Italia diminuisce, su base annua, la raccolta amedio e lungo termine, cioe' tramite obbligazioni: ad agosto laflessione e' stata del 14,3%, segnando una diminuzione su baseannua in valore assoluto di 66,5 miliardi di euro. Aumentano,invece, i depositi che, sempre a fine agosto 2015, hannotoccato i 31,4 miliardi di euro rispetto all'anno precedente(su base annua, +2,5%, +3,6% a luglio).
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