Francoforte - Il direttivo della Bce, sorprende i mercati e prende una raffica di storiche decisioni. In primo luogo taglia tutti tassi, porta il 'refi', il tasso di rifinanziamento pronti contro termine, dallo 0,05% a quota zero, abbassa ancora il tasso sui depositi, cioe' quello che le banche pagano per depositare i loro fondi a Francoforte, di 10 punti base, da -0,30% a -0,40% e riduce il tasso marginale di 5 punti da +0,30% a +0,25%. Inoltre amplia da 60 a 80 miliardi di euro al mese l'ammontare degli acquisti mensili di titoli nell'ambito del programma di 'quantitative easing' e inserisce nella platea di titoli acquistabili le obbligazioni di societa' non bancarie dell'eurosistema, ovvero i corporate bond. Infine lancia un nuovo programma di 'Targeted long term refinancing operations' (Tltro), ovvero di prestiti alle banche a tasso agevolato condizionati alla fornitura di credito all'economia. I prestiti matureranno in quattro anni e il programma partira' il prossimo giugno.
In rally tutti i listini europei. A Milano il Ftse Mib e' salito fino al 4,15% a quota 18.982 punti, l'All Share a +3,97%. Sul listino principale in evidenza i finanziari con Mediobanca a +6,01%, Intesa Sanpaolo e Unicredit sospese per eccesso di rialzo, Generali +5,55%, mentre Mps e Bpm sono salite rispettivamente del 6,42% e del 6,86% per cento. Tra gli energetici Eni +3,3%, Enel +4,12%, Saipem +1,82%. Telecom Italia e' salita del 2,96% a 1,044 euro per azione. Per quanto riguarda gli industriali, invece, Fiat Chrysler +3,72%, Finmeccanica +2,18% e Ferrari +2,20%.
L'euro e' sceso sotto quota 1,09 dollari. Lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi e' calato a 108, dai 118 punti dell'apertura. Il rendimento si e' attestato all'1,29%. Il differenziale Bonos/Bund ha segnato 123 punti a un tasso dell'1,44%.Roma - Il consiglio direttivo della Bce ha tagliato tutti i tassi, portando a zero il tasso di rifinanziamento pronti contro termine che era a 0,05%. Tagliato ancora il tasso sui depositi che passa da 0,30% a 0,40%. Il marginale schende di 10 punti base da 0,30% a 0,20%. Il board guidato da Mario Draghi ha alzato a 80 miliardi al mese (dai precedenti 60) la portata del quantitative easing, esteso anche ai bond delle aziende (i corporate bond) emessi da società non bancarie. (AGI)