Roma - La Qatar Airways per entrare nel capitale di Meridiana chiede un accordo preventivo con i sindacati per 900 esuberi e il nuovo contratto di lavoro, lo hanno riferito i vertici Meridiana ai rappresentanti dei lavoratori in occasione di un incontro con il ministro per lo Sviluppo economico, Federica Guidi.
"L'opzione Qatar Airways è l'unica in grado di assicurare il rilancio e il consolidamento di Meridiana", ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, dopo l'incontro. Durante l'incontro, si legge in una nota del ministero, i vertici di Meridiana hanno illustrato i punti principali del piano industriale che la compagnia aerea ritiene di poter sviluppare nell'arco di 3 anni e oggetto dell'accordo con il partner industriale Qatar Airways. Il ministro Guidi ha esortato le parti ad avviare rapidamente il confronto sia sulle questioni occupazionali sia sugli aspetti legati al contratto di lavoro spiegando che l'opzione Qatar è l'unica in grado di assicurare il rilancio e il consolidamento di Meridiana. Le parti hanno accolto l'invito del ministro Guidi di avviare il confronto e si riuniranno nuovamente martedè prossimo al Mise.
"Siamo disponibili a trattare ma 900 esuberi sono insostenibili", ha risposto il segretario nazionale della Filt Cgil, Nino Cortorillo. Sottolineando il giudizio positivo sulla Qatar Airways, il dirigente della Cgil ha fatto presente che sarà una "trattativa molto difficile, con moltissime incognite".
"Da questo primo incontro - riferisce Cortorillo - sono emersi 900 esuberi strutturali (su 2.000 dipendenti, ndr.) che, per noi, sono un elemento di insostenibilità sociale. Ci è stato anche detto che il Mou firmato con la Qarar Airways è vincolato a un accordo sugli esuberi e al nuovo contratto. Siamo disponibili da subito a discutere del contratto di lavoro ma giudichiamo insostenibili gli esuberi previsti". "Su queste basi e numeri - aggiunge - diventa difficile concludere la lunga vertenza che coinvolge Meridiana da anni". "è positiva invece - sostiene infine Cortorillo - la scelta industriale con la presenza azionaria al 49% di Qatar in quanto la competizione nel trasporto aereo muove su scenari globali e richiede investitori industriali e la Qatar ha tutti i numeri per essere il partner giusto visto che è un'azienda seria, in forte sviluppo e viene da un'area strategica". "Ci siamo dati appuntamento per lunedè 29 febbraio per approfondire, capire dove sarebbero gli esuberi e come si possono affrontare".
Nel gruppo Meridiana ci sono 900 esuberi "ma i margini per ridurli sono ampi grazie a vari strumenti e opportunità: l'utilizzo del part-time verticale, la mobilità volontaria, la disponibilità della Qatar Airways ad assumere tecnici e personale navigante, il potenziamento dell'attività cargo". La condizione necessaria è di chiudere l'accordo di partnership.
Ilustrando le basi del piano industriale, il presidente di Meridiana, Marco Rigotti ha fatto presente che grazie alla razionalizzazione dell'attività, alla riduzione dei costi del jet fuel e all'accesso alla cassa integrazione, nel 2015 la compagnia ha raggiunto una situazione di maggiore equilibrio finanziario, pur permanendo una situazione di debolezza economica, sia sul fronte dei voli nazionali, il cui provento medio è sempre più ridotto a causa della competizione con vettori low cost, sia sul fronte internazionale: per la scarsa conoscenza del vettore all'estero sul segmento business, per l'instabilità geopolitica sul segmento leisure. Comunque, Meridiana ha la necessità di creare nuove relazioni industriali finora caratterizzate da una conflittualità fisiologica, concentrate sul mantenimento del maggior numero possibile di dipendenti e sulla costruzione delle basi utili per un futuro sviluppo dell'occupazione. E questo scenario positivo passa attraverso il riposizionamento del vettore all'interno del mercato italiano ed europeo, unica via per poter riassorbire progressivamente i posti di lavoro, oggi da sacrificare per adeguare l'organico al piano. Il possibile ingresso di Qatar Airways nella compagnia Meridiana, secondo il top manager, rappresenta l'architrave del piano, inattuabile in una condizione stand-alone o con un partner europeo. Il piano si focalizza su due piattaforme storiche del vettore: da un lato Milano, con lo sviluppo su Malpensa e il miglioramento dell'offerta da Linate; dall'altro la Sardegna, con lo sviluppo costante dei collegamenti destinati all'economia turistica, ma soprattutto con una rinnovata attenzione alle esigenze di continuità territoriale. Il piano prevede inoltre l'ingresso di aeromobili per effettuare attività supplementare Cargo e un consistente aumento della produttività della flotta. I nodi da sciogliere, prima di poter arrivare ad un accordo preliminare, che prevede l'ingresso in una compagnia con parametri industriali in linea con i competitor, sono l'adeguamento degli organici e il contratto di lavoro. I fabbisogni in termini di organico comunicati ai sindacati partono da 900 esuberi ma i "margini per ridurli - ha detto - sono ampi, grazie a vari strumenti e opportunità: l'utilizzo part time verticale, la mobilità volontaria, la disponibilità di Qatar Airways ad assumere tecnici e personale navigante, il potenziamento dell'attività Cargo". (AGI)