(AGI) - Milano, 28 gen. - Altra giornata da dimenticare per Piazza Affari che non ha beneficiato della risalita delle quotazioni del greggio e, facendo molto peggio degli altri listini europei, ha visto il Ftse Mib perdere il 3,49% a quota 18.189 punti; All Share -3,22%. Ad affondare Borsa Italiana ancora una volta la debacle dei bancari, su cui continua a pesare l'accordo con l'Ue sulla gestione dei crediti deteriorati, ritenuto evidentemente deludente dal mercato. Male anche Fiat Chrysler all'indomani dei conti e Telecom nel giorno in cui si e' riunito il cda della societa'.
Tra i bancari, con diversi titoli finiti in asta di volatilita' nelle ultime fasi della seduta, Unicredit ha perso il 6,48%, Mps -5,8%, Ubi Banca -5,85%, Bpm -9,81%, Intesa Sanpaolo -5,06%, Mediobanca -5,47%. Tra gli altri finanziari, Generali, alle prese con l'addio dell'a.d. Mario Greco, ha chiuso con un -4,08%. Pesante Fiat Chrysler (-7,19%) all'indomani della diffusione dei conti e delle nuove previsioni del gruppo al 2018. Ferrari e Finmeccanica, rimanendo nel settore dei titoli industriali, sono arretrate rispettivamente del 4,22 e dello 0,92 per cento.
Per quanto riguarda gli energetici, Enel ha lasciato il 3,52%, mentre Eni si e' salvata con un +0,23%. Saipem, alle prese invece con l'aumento di capitale da 3,5 miliardi di euro, ha guadagnato il 3%, con i diritti in rialzo del 9,61%. Telecom Italia, con una flessione del 5,97%, e' scesa sotto l'euro per azione nel giorno in cui si e' riunito una cda straordinario della societa'. Sul resto del listino, infine, il titolo Juventus Fc e' calato dell'1,77% nonostante la vittoria nella gara di andata della semifinale di Coppa Italia che di fatto le ha spianato l'accesso alla finale. (AGI)