Sarah: in tre anni colpi di scena e tante versioni di zio Michele
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Sarah: in tre anni colpi di scena e tante versioni di zio Michele

Sarah: in tre anni colpi di scena e tante versioni di zio Michele

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(AGI) - Taranto, 20 apr.- Sono passati quasi tre anni da quel26 agosto 2010, una calda giornata estiva, quando laquindicenne Sarah Scazzi scomparve inspiegabilmente.Le ricercheproseguirono incessanti sino al 6 ottobre quando lo zio dellaragazzina, Michele Misseri confesso' durante un interrogatoriodi averla uccisa e di aver nascosto il corpo in un pozzo. Soloqualche giorno dopo Misseri, pero', modifico' la sua versione,cosa che peraltro e' avvenuta piu' volte durante l'inchiesta,chiamando in causa la figlia Sabrina, cugina ma anche amica delcuore di Sarah. Nel prosieguo delle indagini e quindi alprocesso in Corte d'Assise cominciato il 10 gennaio del 2012,per l'accusa ci sono due colpevoli di quest'omicidio SabrinaMisseri e Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia diSarah. Era la seconda famiglia di Sarah, quella dei Misseri,Sarah, infatti, stava spessissimo a casa loro e proprio conSabrina, quel pomeriggio del 26 agosto del 2010, avevaappuntamento per andare al mare insieme ad un'altra amica. Maal mare Sarah non ci arrivo' mai, anzi proprio in quelpomeriggio fu strangolata e il suo corpo fu poi gettato in unacisterna di acqua nelle campagne di contrada "Mosca" alle portedi Avetrana, al confine tra la provincia di Taranto e quella diLecce. "Una la teneva, l'altra la strangolava": ha ricostruitoil pubblico ministero Mariano Buccoliero - che insieme alprocuratore aggiunto Pietro Argentino ha sostenuto l'accusa inquesto processo - ha descritto la scena dell'omicidio avvenutoin casa Misseri. Alla base di tutto,secondo l'accusa, unostretto rapporto che si era via via trasformato inconflittuale, con i litigi tra le due ragazze, sino a sfociarein avversione, con Sabrina che vedeva in Sarah la persona chele stava "soffiando" possibili fidanzati. Diverse udienze hannoruotato attorno al ruolo di Ivano Russo, un giovane di Avetranache piaceva moltissimo a Sabrina e col quale si e' scambiatacentinaia di sms, ma che era anche molto vicino a Sarah, cheper lui provava un grande affetto. Nulla comunque, a quantosembra, che potesse portare a trasformare questo rapporto digrande amicizia, in qualcosa di piu'. Anche il rapporto traIvano e Sabrina, non si sviluppava, tant'e' che quandoquest'ultima tento' con lui un incontro piu' ravvicinato sivide allontanare dallo stesso Ivano, un fatto che la "feri'"profondamente ,e di cui ne vennero a conoscenza anche la stessaSarah e suo fratello, Claudio. La gelosia sarebbe stata, sempresecondo l'accusa, la molla che quel pomeriggio avrebbe spintoSabrina, al culmine di un litigio, ad uccidere la cuginetta."Questo non e' il processo delle lacrime di Sabrina, deisilenzi di Cosima e delle bugie di Michele Misseri - ha dettoil pm Buccoliero - questo e' il processo ad un delitto efferatoe spietato, quello di una quindicenne". Ergastolo: e' larichiesta pesantissima che l'accusa ha formulato sia perSabrina che per sua madre Cosima, entrambe detenute nel carceredi Taranto nella stessa cella. Per le due donne l'imputazionee' di concorso in omicidio volontario e sequestro di persona.Nove anni, invece, sono stati chiesti per Michele Misseri,padre di Sabrina, che risponde invece di soppressione eoccultamento di cadavere. Fu lui, infatti, sempre secondol'accusa, a far sparire, in concorso con il fratello Carmine eil nipote Cosimo Cosma per il quale il pm ha chiesto otto anni,il corpo di Sarah buttandolo nella cisterna. Peraltro nellaprima fase della vicenda, fu proprio Michele Misseri ilprincipale protagonista, la persona accusata di aver uccisoSarah. Michele, infatti, prima fece ritrovare il telefoninodella ragazza, mezzo bruciacchiato, poi il 7 ottobre del 2010,al termine di uno stringente interrogatorio nel comandoprovinciale dei carabinieri a Taranto, col pm Buccoliero che loinvitava a rivelare dove aveva nascosto il corpo di Sarah perdarle una "degna sepoltura", ammise di averla uccisa e porto'in quella stessa notte gli inquirenti al pozzo di contradaMosca. Michele finisce quindi in carcere, ma da li' a pocoquesta ricostruzione del delitto subirá un cambiamento radicalecon lo stesso Michele che accusa invece la figlia, primaattraverso delle lettere, poi negli interrogatori. E cosi' leindagini della Procura hanno una svolta netta e puntano primasu Sabrina, poi sulla madre, che verranno arrestate nei primimesi del 2011. Michele in sostanza, secondo la tesidell'accusa, si sarebbe inventato di sana pianta laricostruzione del delitto - ha detto di aver ucciso Sarah nelgarage di casa in uno scatto d'ira perche' quel pomeriggio untrattore non ripartiva - solo per coprire figlia e moglie.Perche' , sempre secondo la ricostruzione dell'accusa, inquella casa di Avetrana vigeva una "legge" tutta particolare eMichele era in realtá "succube" della moglie e rispondeva aisuoi ordini. Ma non e' quella delle tante versioni sul delittol'unica "sorpresa" che ha riservato Michele Misseri se siconsiderano anche i suoi continui cambi di avvocato, con alcunidei quali e' entrato anche in palese conflitto. UltimamenteMichele, con un'ennesima nuova ricostruzione dei fatti, e'tornato ad autoaccusarsi insistentemente dell'omicidio diSarah, attribuendosi ogni responsabilitá, ma per l'accusa si e'trattato solo dell'ulteriore tentativo di mette al riparofiglia e moglie da una pesante condanna. Il contadino diAvetrana e' attualmente libero: va in campagna a lavorare ed hasolo l'obbligo di firma ogni giorno presso la stazioneCarabinieri di Avetrana. Michele ha minacciato piu' volte diuccidersi se Cosima e Sabrina saranno condannate. "Si puo'condannare solo se si e' provata, al di lá di ogni ragionevoledubbio, la colpevolezza di un imputato, non perche' non e'stata dimostrata la sua innocenza" ha detto l'avvocato FrancoCoppi, uno dei difensori di Sabrina, chiudendo la sua replicainCorte d'Assise e chiedendo di nuovo la sua assoluzione.L'avvocato Coppi, che ha difeso l'ex premier e ministro GiulioAndreotti nel processo di Palermo, si dice convintissimodell'innocenza di Sabrina e punta sul fatto che questo lungoprocesso non ha offerto riscontri e prove certe. El'assoluzione gli avvocati De Jaco e Rella hanno chiesto ancheper Cosima Serrano non essendoci, dicono, prove della suacolpevolezza. "Una sentenza giusta perche' la famiglia Scazzinon vuole raccattare una giustizia qualsiasi" ha invece chiestoalla Corte uno degli avvocati di parte civile, NicodemoGentile, che con Walter Biscotti difende la famiglia di Sarah.Per Gentile, Sarah ha trovato la morte in una casa che riteneva"amica" e che invece "amica" non era affatto visto il moto dirancore e di avversione che era maturato verso di lei da partedella cugina Sabrina.(AGI).
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